[1° Intervista] Leo & Il Curte, Intervista agli autori di Sine Requie

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Pain Uzumaki
icon13  view post Posted on 6/9/2012, 10:37




Da oggi e con cadenza quasi settimanale presenteremo una serie di interviste agli autori di giochi di ruolo che hanno fatto e stanno ancora facendo la storia del gioco di ruolo in Italia. La rubrica nasce dalla volontà di offrire ai nostri soci, ma anche a tutti i nostri simpatizzanti e ai curiosi del web, materiale indedito e su cui riflettere, ma anche farsi due sane risate. Premetto che le interviste saranno tutte quante composte da dieci domande a volte slegate tra loro, a volte avranno un filo conduttore tra loro, come nel caso di questa serie di domande che abbiamo rivolto ai gentilissimi Curte e Leonard Zombi autori del Famosissimo Sine Requie, che potete trovare recensito a questo link, che vertono più o meno sull'imminente Lucca Comics & Games 2012. Li ringraziamo per la loro disponibilità e passiamo immediatamente alle domande!

1. Come siete diventati autori di uno dei gdr più conosciuti della penisola italica? La domanda può sembrare idiota (lo è ma facciamo finta di nulla ^^), ma quello che vorrei sapere è se credete che sia stato più per culo (inteso in una serie di strane e sottili coincidenze) oppure perché credendo nel vostro prodotto avete finito con il convincere perfino il vostro primo editore!

Leo: io sono sempre dell'idea che il Culo domini l'universo in maniera totale. Infatti Azathoth secondo me è fatto a forma di Culo, anche se non so se Lovecraft la pensasse proprio così. Secondo me la ricetta vincente del Sine è stata il supportare al massimo il prodotto cercando di migliorarlo sempre di più. Considera che ogni giorno noi impegnamo tantissime ore per il Sine, quindi il duro lavoro c'è eccome... poi, come detto sopra, c'è il Culo.

Curte: tu parti dal presupposto che fare il Sine sia una questione di culo o impegno... ma secondo me va rivista la formula. Sine Requie nasce perchè abbiamo avuto SCULO, noi volevamo controllare le menti del giovane popolo italico per conquistare la svizzera con un'armata di soldati armati di opossum. A questo serviva il Sine... almeno così credevamo. E invece lo spirito di Fremmen ci ha guidati alla realizzazione di un gioco di ruolo (al che noi dicemmo: "gioco di che?", "quella roba da nerd?") e da ormai dieci anni ci costringe a scrivere manuali su manuali, tenendoci segregati in uno scantinato puzzolente e angosciante (puzzolente e angosciante perchè c'è il Leo, sennò sarebbe un bello scantinato, con i geranei alle sbarre e i topi pettinati e profumati).

2. Ora che siete famosi c'è qualcosa che rimpiangete della vostra vita di prima? Per esempio non poter più girare le fiere senza la scorta?

Curte: rimpiangiamo la monogamia, ma sai, ormai come mettiamo la testa fuori le giocatrici sinerequiate ci assaltano e dobbiamo fare il possibile per accontentare tutte... eh? Come? Che ore sono? Ancora cinque minuti, mamma... eh? Come? L'intevista? Che interv... Ah sì salve... hemmm. Cosa rimpiangiamo? Sì, sinceramente un po' mi manca andare alle fiere di giochi come semplice utente, partire la mattina con gli amici di sempre facendo una bella macchinata fuori di testa, la zingarata in giro per la città, la ricerca sbalordita delle novità del settore per tornare a casa con i manuali nuovi di pacca da sfogliare e mille sogni in testa per le prossime avventure da giocare... ora invece almeno una ventina di volte l'anno sogno la fiera e mille assurdi problemi di stand, di stampa, di logistica, di impaginazione del manuale... e quando arriviamo all'evento reale si scatena il caos! Un caos bellissimo, farcito di soddisfazioni, di amici, di divertimento... ma sfribrante fino al midollo!

Leo: ti giuro, vedere persone in cosplay che ti chiedono l'autografo è veramente stupendo: vuoi mettere autografare un manuale a Jessica Rabbit o a Lamù? Tutta un'altra cosa, te l'assicuro.

3. Sine Requie è stato il vostro unico lavoro di squadra? Ci sono altri sassi nella scarpa?

Leo: nel campo dei gdr (pubblicati) sì. Insieme abbiamo scritto anche due giochi di carte: Build!, pubblicato dalla defunta Strategiochi, e Koala, edito da Red Glove. Nel campo dei gdr abbiamo una valanga di progetti inquietantemente lunga, ma siamo così critici che molte cose, anche vicine all'essere pubblicate, sono state da noi cazziate perché non ritenute all'altezza. Vedremo cosa ci riserverà il futuro, senz'altro idee ce ne sono anche troppe.

Curte: lavoriamo sempre insieme a ogni cosa che sia scrittura, compresi il romanzo, il vecchio videogioco che facemmo per Arpa Sicilia, e tutte le altre cose alle quali stiamo lavorando. Credo che per entrambi lavorare da soli sia terribilmente palloso.

4. Lucca Comics & Games 2012 si avvicina, voi le fiere, e in particolare questa che è la prima per importanza, come le vivete? Sono attimi indimenticabili oppure fa parte del lavoro?

Leo: Lucca Games sono 4 giorni di totale delirio lisergico, praticamente una botta neurale che ti spappola il cervello. Al secondo giorno ho già perso il senso del tempo e dello spazio. Per me è un'esperienza TOTALE, dove possiamo stare in una specie di paese dei balocchi. Fai conto che in quei giorni vediamo una marea di gente che viene a trovarci, firmiamo cataste di manuali e possiamo stare allo stand con i nostri disegnatori, che sono oramai compagni di casino, e con i quali possiamo divertirci senza ritegno. Se il fisico non mi crollasse e alla fine non fossi spappolato come una medusa al sole lo farei ogni giorno della mia vita.

Curte: questo tipo di lavoro è fatto quasi unicamente di passione e Lucca Games (ma di recente anche Play! è cresciuta tanto) è l'esplosione di questa passione e di tutto il lavoro di mesi di scrittura, revisione, direzione artistica, del lavoro dei disegnatori, del grafico, dell'editore.... è come se stessimo mesi a tendere una fionda e a prendere la mira e solo il giorno di Lucca potessimo mollare l'elastico per vedere dove va il sasso. E non ci sono secondi tiri, non ci sono reti di sicurezza, sei in diretta e se hai fatto una cacata lo vedi assieme agli amici sinerequiati che vedono il manuale assieme a noi per la prima volta. Una tensione spaventosa. E tutto questo avviene nell'isola che non c'è, nel paese dei balocchi, nel mondo surreale di Lucca abitato solo da cosplayer, personaggi di fantasia, autori ed editori di cui hai solo sentito parlare, firme del disegno che sono come icone della tua immaginazione, assieme a mille amici che senti durante l'anno ma che rivedi solo in quei 4-5 giorni, di anno in anno, come se Lucca esistesse in una dimensione spaziotemporale tutta sua... Leo diceva "delirio lisergico"? Direi che rende l'idea!

5. C'è un ricordo o un particolare aneddoto che sentite di voler condividere con noi e i nostri lettori?

Curte: potrei parlarti delle indegne figure di merda che abbiamo fatto con autori, disegnatori e altri mostri sacri del settore, un po' per ignoranza nostra, un po' per lo stato di confusione-stanchezza-delirio propri di Lucca, un po' perchè iddio ci ha fatti un po' alla cazzo di cane... ma forse è meglio non rivangare certi ricordi...

Leo: ti dico solo che di solito io sono il motore della figure di merda. Non so come mai, ma è questa cazzo di boccaccia che non riesce mai a starsene zitta che mi incasina. Pensa che una che ho combinato mi ha fatto vergognare così tanto che c'ho messo 2 anni a raccontarla a mia moglie (che poi si è rotolata dal ridere per altri 2 anni).

6. Qual'è la parte più complicata del vostro lavoro, quella per cui davvero mandereste dei cartonati al vostro posto?

Leo: la parte più difficile è riuscire a mettere insieme le tremila cose che girano intorno al Sine: parlare con i produttori del videogioco, un attimo dopo rispondere a quelli del film, di seguito inviare i concept delle tavole ai disegnatori e controllare altre bozze già inviate, poi seguire l'impaginatore, programmare le future uscite, rispondere sui forum alle domande dei giocatori, postare sui forum notizie su quello che uscirà, stare dietro al concorso Visioni di Morte per i racconti del Sine, passare giornate a pensare a idee per le nuove uscite e poi... scriverle!

Curte: La cosa più complicata? Scrivere i manuali! Ahahahha! No, davvero... boh? C'è una parte semplice e una difficile? Non saprei. Forse lo scoglio più alto, duro e tagliente è "partire", mettere da parte il tempo libero e battere sulla tastiera il titolo del prossimo manuale, guardare quello schermo bianco e luminoso come l'occhio di un gigante abissale e pensare "...e mò? Che minchia scrivo?" a quel punto di solito mi parte una chiamata ... "Leo? Si parte? Bene... che minchia scrivo? Eh? Vaffanculo!". Più o meno va così.

7. Sine Requie arriva quest'anno pari, inteso come pubblicazioni, a quanto pubblicato sotto licenza Rose & Poison. Aggiungiamo inoltre che il mondo sta per finire se crediamo ai Maya. Non temete di poter amplificare o velocizzare questo effetto distruttivo del Karma?

Leo: scrivendo il Sine abbiamo accumulato tanto di quel Karma negativo che sarò costretto a giocare a D&D4 per le prossime tre vite.

Curte: D&D 4 è l'effetto del tuo Karma negativo, la tua punizione... e l'hai pure pagato 100 carte! Ahahahahhaahhaah!!! Io non credo al calendario Maya.... insomma qualcuno di voi ha mai acquistato un orologio messicano? Vi sembra che tali popoli siano noti per la loro puntualità? No, vero? Avrei molta più paura di un Calendario Svizzero... quello sì che potrebbe essere puntuale. Ma un calendario messicano... suvvia...

8. Com'è lavorare con il rispettivo socio alla serie dei manuali che nel tempo si sono accumulati? Lo rifareste se tornaste indietro?

Curte: Ma sei matto? Piuttosto mi faccio scorticare vivo da un esercito di uomini-salmone! No, dai scherzo... non so come abbiamo fatto a creare un prodotto così amato, ma la soddisfazione di aver in minima parte contribuito ad alimentare la passione per il gioco di ruolo (che secondo noi è IL RE dei giochi) è talmente tanta che lo rifarei non una, ma cento volte. Però mi farebbe parecchia fatica, perchè ne abbiamo passate anche di brutte in questi anni, tra difficoltà, incazzature, delusioni, litigi, rinunce... non sono state tutte rose e fiori!

Leo: se tornassi indietro credo che farei il narcotrafficante colombiano... un mestiere meno stressante di fare l'autore di giochi di ruolo.

9. Per il Curte: a Lucca hai assoldato una controfigura o hai livellato prendendo il dono dell'ubiquità visto che dovrai presenziare a ben due banchetti!!!

Curte: parli di quella minchiata di Anime e Sangue eh? Sì, dover essere presente allo stand Asterion e a quello Raven sembre un bel casino... ma in realtà non lo è! Grazie alla Magia Gialla in mio possesso e all'incantesimo Sdoppiamento sarò presente in entrambi gli stand senza nessun problema! Davvero! L'unica incognita è che se non faccio abbastanza col tiro di dadi invece che sdoppiarmi mi troverò solo con braccia e gambe aggiuntive... beh... in quel caso sembrerò un cosplayer davvero figo! La verità è che saranno CAZZI DEL LEO! Che qualche ora al giorno rimarrà solo allo stand Asterion a fronteggiare orde di Morti affamati!

10. Per Leonardo il Moro: di la verità Anime e Sangue in realtà l'hai fatto tu! Confessa! Ci sono troppi pochi errori nei file che ci sono stati spediti per testarlo ^^

Leo: no, giuro che è tutta opera del Curte 100%, però l'ho riletto ahahahhaha

Curte: era quella settimana in cui avevi quella dissenteria fulminate vero? O__o Ahahahahha!

E così si chiude questa prima intervista, nella speranza di avervi dato qualcosa su cui ridere o anche solo riflettere ringrazio il Curte e il Leo per la pazienza e per la disponibilità! Alla prossima intervista ^^
 
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