[2° Intervista] Luca A. Volpino & Francesco Dimitri, Autori del Gdr di Alice in Steamland

« Older   Newer »
  Share  
Pain Uzumaki
icon13  view post Posted on 15/9/2012, 14:55




Oggi abbiamo intervistato gli autori di Alice in Steamland. Il gioco è tratto proprio dal romanzo "Alice nel paese della vaporità" di Dimitri, il quale assieme al suo carissimo amico Volpino, sono riusciti a trarne un gioco di ruolo. Per chi non conosce questo gdr dai toni estremamente allucinogeni vi rimandiamo al nostro link dove l'abbiamo recensito rilasciando le nostre impressioni.

Voglio però ringraziare sia Volpino che Dimitri per la disponibiltà, tra l'altro quest'ultimo ora ha preso dimora in Inghilterra e sta lavorando al suo prossimo romanzo e quindi speriamo di non avergli sottratto troppo tempo. Per chi non lo sapesse Francesco Dimitri non è solo autore di un gdr, ma anche di romanzi, vogliamo segnalarvi il suo romanzo più conosciuto: "Pan". Per chi volesse approfondire la conoscenza vi rimandiamo alla sua pagina su wikipedia!

Che si può dire invece su Luca Volpino? Possiamo iniziare dicendo che nell'ambiente dei gdr è molto conosciuto: oltre ad essere autore è anche uno dei dirigenti, nonché fondatore stesso, della casa editrice Wild Boar. Questa casa editrice ha avuto il privilegio di portare sul suolo italico perle come Traveller, WitchCraft, Hellywood, ma soprattutto come non segnalarvi la scelta di portare e tradurre in italiano "Dungeonslayers" e rilasciarne una copia in pdf gratuito!

Ora che vi abbiamo presentato i due autori passiamo direttamente alle domande.

---

1. Da quanto tempo è che giocate di ruolo? Come avete fatto a finire trascinati entrambi in questo oscuro baratro?

Francesco: Ho cominciato da piccolissimo. Avrò avuto sette, otto anni, e un cugino più grande aveva cominciato una campagna di D&D: parliamo della mitica scatola rossa. Erano tutti un bel po' più grandi di me, ma nessuno aveva niente in contrario a che io facessi il nano. E sono subito entrato nel tunnel. La scatola rossa di D&D è stata la prima cosa che ho comprato con soldi 'miei', risparmiando le poche lire che mi finivano in tasca.

Volpino: Come molti della mia generazione, io fui "morso" da un articolo di Giovanni Ingellis, compianto fondatore della altrettanto compianta Stratelibri d'antan, su "L'Enciclopedia della Fantascienza" dell'Editoriale del Drago. Quello che mi attirò più ancora dell'articolo furono le foto - miniature di plastica monocolore su delle "tiles" tipo Heroquest. Era il 1981: mi ci volle un anno per scoprire un negozio che vendesse miniature - comprai un goblin con balestra, che ancora conservo - e qualche mese dopo, per il mio quindicesimo compleanno, ottenni in regalo la "scatola rossa". Per fortuna sapevo l'inglese...

2. Vi conoscete da molto tempo immagino, è da molto che stavate progettando un gdr assieme?

Francesco: Non proprio progettando, ma se ne era parlato. Voglio dire, quanto è figo scrivere un gdr? Non una strada per avere piscine in oro massiccio, magari, ma tanto, tanto divertente.

Volpino: Chi può dire cos'è il tempo, nella Vaporità? ;) Ma sì, in realtà ne avevamo parlato già prima, molto prima di Alice, accantonando poi il progetto. Poi, quando Francesco mi mandò la bozza di Alice nel Paese della Vaporità, gli dissi: "ECCO! Questo è un gioco di ruolo!"

3. Com'è stato lavorare a questo progetto anche se eravate a grandi distanze (N.d.A.: Dimitri abita a Londra)? La lontananza vi ha causato grossi problemi oppure le nuove tecnologie vi hanno supportato alla grande?

Francesco: Per quanto riguarda me, zero problemi. Facevamo tutto via mail e skype, e il bello del lavorare con un amico è che non ci sono problemi a sentirsi a tarda notte, se serve. Ci siamo divisi per bene il lavoro, e abbiamo confrontato tutto di volta in volta. Una forma di cazzeggio organizzato, in un certo senso.

Volpino: Direi che non abbiamo avuto problemi oltre a quelli che si potrebbero avere nella "vita reale" - cioè quelli di far coincidere i tempi. Anzi, grazie a email, skype, eccetera ci è stato spesso possibile confrontarci in orari improbi, tipo nel cuore della notte, spaparanzati sulle rispettive poltrone.

4. Volpino com'è stato lavorare con Dimitri? Può, se vuole, raccontarci di qualche aneddoto che riguarda il suo compagno in questo lavoro?

Siamo tutti e due logorroici. Spesso, durante le conversazioni via skype, ci perdevamo in aneddoti, deviazioni, racconti. Questo anche quando tutti gli argomenti "seri" di cui dovevamo parlare erano esauriti. Così, per stabilire che la conversazione era davvero finita, coniammo il saluto "Passo e Cthulhu!" che indicava che dopo quella frase non sarebbe più stato detto / scritto nulla.

5. Dimitri nonostante il suo lavoro di Autore di romanzi, ha avuto grosse difficoltà a scrivere un gioco di ruolo oppure essere già "scrittore" l'ha aiutata in questo difficile compito? Ovviamente a questa domanda le rivolgo la stessa domanda fatta a Volpino: com'è stato lavorare con lui?

Francesco: Io mi percepisco come un narratore, molto più che come autore di romanzi 'puro' - tant'è che adesso sto lavorando a un fumetto per la Francia. Quindi no, nessuna difficoltà ulteriore. Scrivere un gioco ovviamente è difficile, e servono abilità specifiche ma il mio è un lavoro molto pratico, tutto s'impara facendo.

6. Come mai la scelta è caduta sul romanzo di Alice nel Paese della Vaporità e per esempio su Pan? Ho letto che
inizialmente l'idea era proprio quella. Cos'è stato il fattore che vi ha fatto optare per questo lavoro? Per caso c'entra il fatto che Alice in Stemland si possa considerare il finale del romanzo un finale che viene però regalato ai vostri stessi giocatori?


Francesco: lascio la palla a Luca; mi limito a dire che secondo me Alice è molto 'ruolabile'. E che sì, il gdr è l'unico "sequel" che mai ci sarà del romanzo.

Volpino: È vero, Pan era la prima idea per un gioco di ruolo. Ma più ci pensavamo, più visionavamo un regolamento già esistente - qualcosa di poco originale, dal quale non riuscivo a staccarmi. Alice invece mi si è "posato" nel cervello con un abbozzo di regole tutte sue, già quasi esistenti - non dico già formate, ma sai... già visibili come sagome nella Vaporità. Alice è una storia "aperta" - il che non vuol dire che non abbia un finale, ma che quel finale conduce ad altre possibili storie, come "L'Uomo nell'Alto Castello" di P.K.Dick, o il finale della trilogia del Cyberspazio di Gibson. E un gioco di ruolo è il veicolo migliore per vivere altre storie.

7. Il regolamento di Alice in Stemland è stato, e si vede molto bene, elaborato allo scopo di ricreare particolari esigenze che all'interno del romanzo di Dimitri si suddividono in tre parti chiamate "La Carne, l'Incanto, il Sogno". Vista questa particolare ambientazione, avete dei consigli per i master di Alice in Steamland per le loro avventure nelle Steamland?

Francesco: lasciate andare. Preparate l'avventura, certo, ma lasciate molto spazio all'improvvisazione. Sia il regolamento che il set del gioco portano a situazioni che vanno rapidamente fuori controllo; quindi un buon master deve saper improvvisare. Un sacco.

Volpino: Abbiamo creato una sezione per i master abbastanza estesa, in fondo al manuale, proprio perché ho notato che in molti giochi si danno solo una serie di consigli generici, non specifici per l'ambientazione. Ovviamente è un gioco di ruolo, quindi impera la regola del "fatene un po' cosa volete purché vi divertiate"; ma per giocare ad Alice in Steamland come noi l'abbiamo concepito, seguire quei consigli non può poi essere così male.

8. Assiesteremo ad altri vostri lavori in coppia? Progetti futuri?

Francesco: nessun progetto al momento. Ma questo non vuol dire che non ce ne saranno!

Volpino: Potremmo dirtelo, ma poi dovremmo ucciderti...

9. Volpino: persona famosa, editore, autore, viaggiatore incallito, tuttofare, profondo conoscitore del mondo dei gdr, ma anche tanto altro ancora. Non c'è persona nel settore che non la conosca, dopo aver ottenuto questa fama (c'è chi dice acquisita solo dopo un sacrificio al Dio Azatoth, ma le malelingue sono state sacrificate a loro volta) c'è
qualcosa che rimpiange di quando era solo un utente ultimo dei prodotti dei gdr?


Volpino: Hai dimenticato "Arrotino, ombrellaio e pasticciere"... :D Ma sì, qualcosa rimpiango - non tanto dell'essere "solo utente", ma proprio dell'atmosfera che si respirava a fine anni 80 - inizio 90. Eravamo tutti "gente che gioca" per davvero, c'erano pochi bla bla e tante partite, un entusiasmo oggi raro, la voglia di muoversi anche se nessuno ti pagava... Erano gli anni in cui alla convention di Genova (per fare un esempio) venivano i giovanissimi Beniamino Sidoti, Roberto Gigli, persino alcuni francesi, dormendo in sacchi a pelo nel salone dei tornei; in cui partivamo in treno, una domenica mattina alle 5, per andare a Torino a far dimostrazioni di Call of Cthulhu (a quei tempi esisteva solo in inglese...). Oggi, purtroppo, trovo che ci sia troppa smania di "professionismo", che però non è inteso come "facciamo le cose in maniera professionale" ma "pagateci come dei professionisti". Il che va un po' contro l'idea stessa di "hobby"...

10. Dimitri ho saputo, perché ci sono pure le prove video, che a Lucca Comics & Games 2010 era presente e ha fatto pure da master! Le chiedo quando potremo riaverla sul suolo italico, magari presentando qualche supplemento di Alice in Steamland? Voci di corridoio dicono che sia in sviluppo un manualetto sulle tecnoimmondizie che verrà rilasciato sotto licenza Steamland Commons. Abbiamo la sua benedizione XD?

Francesco: eccome se ce l'avete! Anzi, non vedo l'ora di leggere. Sul quando ritornerò in Italia: chi sa! Ho un libro in
uscita nel 2013, e credo che la cosa mi ci riporterà, in Italia. Magari in quell'occasione si potrebbe organizzare una giocata, perché no. Vedremo: da parte mia, se si tratta di giocare, la volontà c'è sempre.

Ringraziamo Volpino e Dimitri per la disponibiltà.
 
Top
0 replies since 15/9/2012, 14:55   277 views
  Share