[9° Intervista] Claudio Vergnani, Autore della Triologia del 18° Vampiro

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Pain Uzumaki
icon10  view post Posted on 31/10/2012, 14:19




Questa settimana, e anche in occasione di oggi 31 Ottobre festa di Halloween abbiamo riservato un posto d'eccesione per avere l'onore di intervistare un autore di romanzi del calibro di Claudio Vergnani. Per chi si stesse chiedendo come mai nell'angolo riservato agli autori di gdr viene intervistato uno che scrive romanzi bhè è presto detto, il tutto rientra in un progetto più ad ampio respiro che speriamo di offrirvi quanto prima. Ma basta con i convenievoli iniziamo spiegandovi, per chi ancora non lo conosce, chi è Claudio citando la biografia che appare nel risvolto dei suoi stessi romanzi:

"Nato a Modena, svogliato studente di liceo classico, ancor più svogliato fuoricorso di Giurisprudenza, Claudio Vergnani preferisce passare il tempo leggendo, giocando a scacchi e tirando di boxe. Allontanato dai Vigili del Fuoco, dopo una breve e burrascosa parentesi militare ai tempi del primo conflitto in Libano, sbarca il lunario passando da un mestiere all’altro, portandosi dietro una radicata avversione per il lavoro. Dalle palestre di bodybuilding alle ditte di trasporti, alle agenzie di pubblicità, alle cooperative sociali, perso nei ruoli più disparati, ma sempre in fuga da obblighi e seccature."

Ha scritto al momento per Gargoyle Books la trilogia del 18° Vampiro che è composta dai seguenti titoli:

- 18° Vampiro;
- 36° Giusto;
- L'ora più buia.

Una nota di spiegazione doverosa: i suoi vampiri sono diversi da quelli che vi potreste aspettare, non sono quelli luminosi di Twilight, neppure i damerini che l'iconografia ci ha insegnato, ma sono più simili a dei morti viventi che non hanno nulla di poetico, si disfano il processo di decomposizione anche nella non vita procede fino a consumarli inevitabilmente. Solo i cosiddetti Maestri della Notte sembrano immuni a questo scempio dei loro corpi immortali. Possiamo affermare che i vampiri di Vergnani sono più simili a dei non morti che strisciano, sbavano e di notte non crepano neppure se dai loro fuoco. La notte trasforma queste carcasse in qualcosa di inarrestabile che hanno un solo bisogno: bere e dilaniare nel farlo le carni dei mortali. C'è un'altra precisazione da fare "i protagonisti" di questo ciclo non sono i vampiri, ma un gruppo di sgangherati e con le pezze al culo di cacciatori di vampiri. Non eroi impomatati e con gli ultimi ritrovati della tecnologia a loro disposizione, ma gente che va a caccia con mazzuoli da carpentiere, balestre riadattate da quelle comprate da San Marino che non riescono però a sbarcare il lunario. Perché lo fanno? Perché danno la caccia a queste orribili creature?

"Qualcuno che lo faccia ci dovrà essere" (Cit.)

Spiegato chi è Vergnani passiamo alle dieci domande a cui conviene che risponda altrimenti gli strappiamo un braccio!

1. Claudio come sei arrivato alla fama? Come sei riuscito a farti pubblicare il tuo primo romanzo?

Dunque, intanto grazie per il piacere e l'onore che mi fai interpellandomi. Lo apprezzo davvero e ti ringrazio. Poi, visto che ho due sole braccia - e ci tengo - cercherò di ponderare per bene le risposte.
Allora … fama è una parola grossa. In Italia, fama, parlando in ambito narrativo, si accosta a nomi come quelli di Fabio Volo, ad esempio, o di Giorgio Faletti. A me, perdona il gioco di parole, si attaglia di più il termine "fame", soprattutto di questi tempi.

Per pubblicare il primo romanzo ho contattato via mail la casa editrice Gargoyle Books di Roma, della quale avevo sentito parlare molto bene da più di un blogger, e di cui avevo letto un paio di libri che mi erano piaciuti. Pensavo facesse al caso mio. Dapprima mi hanno scoraggiato, spiegando che le loro pubblicazioni horror erano perlopiù di origine estera. Tuttavia hanno accettato di leggere le prime pagine, e dopo averle lette le hanno trovate interessanti. E così è nato tutto. Sono stato fortunato, perché non conoscevo nessuno nel giro e avevo contattato solo loro. A volte capitano anche botte di culo.

2. Cos'è che ti ha ispirato maggiormente nella stesura di questa trilogia che alla fine sembra aver visto la fine?

Mi piaceva l’idea di far irrompere l’irrazionale, l’allucinato e il difforme anche nelle nostre sonnacchiose cittadine, senza che questo significasse far mancare azione, trovate, spessore anche sociale, e soprattutto atmosfere. Le atmosfere ci sono ovunque, basta saperle cercare. Certo, le nostre saranno differenti da quelle – poniamo – di un vecchio castello inglese o di una metropoli americana, ma non saranno meno affascinanti se si scava fino a trovare il loro autentico spirito. E magari saranno anche più originali dopo decenni di letteratura horror americana o anglosassone.

3. Ci puoi dire quali sono i progetti legati a questa trilogia?

Tutto ciò che può allargare il mondo cartaceo che ho creato è il benvenuto. E’ ancora presto per citare progetti concreti (anche per scaramanzia) ma tu sai bene del mio interesse ed entusiasmo per un GDR ispirato alle atmosfere della trilogia. E siccome so che è in mano a solidi professionisti …  insomma, sono fiducioso.

4. Il tuo personaggio dei romanzi preferito (attento a come risponde potrebbe perdere una gamba "Defiendéme, Dios, de mì...")?

Mah … è come chiedere ad una madre chi preferisce dei suoi figli. Mentendo, dirà che per lei sono tutti uguali. Io che madre però non sono dico Vergy, soprattutto quello della fine de Il 18° vampiro e de Il 36° Giusto (e anche della fine de L’Ora più buia), alcuni vampiri comprimari de Il 18° vampiro; poi il personaggio detto il Viaggiatore (Il 36° Giusto), il Becchino (Il 36° Giusto), il nano cacciatore di vampiri (Il 36° Giusto e L’ora più buia) e il Cristone De Murtis (personaggio, lo dico serenamente, unico nel suo genere) de L’ora più buia.

5. Molti si chiederanno come mai sei stato intervistato per un'associazione che gestisce giochi di ruolo, ci hai mai giocato? Sai cosa sono?

So cosa sono grazie a te e alla Tana del Coboldo, ma confesso di essere un profano come giocatore, e mi dispiace. Spero di colmare quanto prima la lacuna, magari con un GDR proprio ispirato ai miei romanzi.

6. Ci potresti spiegare, se c'è, il tuo rapporto con l'attività ludica?

E’ vago e non strutturato, ma assolutamente presente. Non c’è bisogno che dica io che giocare è importante. Giocare bene è ancora meglio. Il gioco di ruolo stimola la creatività e le risorse interiori, soprattutto in questo mondo fatto di plastica, menzogne e cartamoneta che appiattisce tutto e spegne la fantasia come una nuova piaga biblica. Forse un giorno il mondo sarà dei giocatori (come in Quintet, di Altman) e sarà un mondo migliore.

7. Ci sono altri romanzi in preparazione?

Sì. Uno, non male, a sfondo zombi. Ma non i soliti zombi stereotipati. Qualcosina di un po’ diverso. E spero di più interessante. E poi un giallo con un giovane Vergy come assoluto protagonista. A suo modo, un tentativo di dire qualcosa di nuovo nell’abusato mondo dell’action thriller.

8. Qual è il romanzo che ti sei più divertito in assoluto a scrivere?

Il 18° vampiro, perché pensavo che non l’avrebbe mai letto nessuno, e quindi non avevo la minima pressione sul groppone.

9. Hai girato l'Italia in lungo e in largo hai qualche curiosità da raccontare ai nostri lettori? Aneddoti particolari che ti sono capitati?

Parlare di Italia oggi mi intristisce, dato che a mio parere quasi non siamo più un paese. Diciamo che le esperienze di viaggio che maggiormente porto nel cuore – anche per ciò che concerne l’estero , vedi la Parigi de Il 36° Giusto – tendo a riportarle nei romanzi. Ovviamente sono ancora lontano dall’aver concluso l’iter, ma credo che – ad esempio – la Venezia che ho descritto nel primo e nel terzo romanzo della trilogia non sia da buttare.

10. Se il Vergnani di 15 anni fa vedesse quello di oggi sarebbe sorpreso, stupito o si attiverebbe per migliorarsi ulteriormente?

Questa è davvero una bella domanda! Credo che fondamentalmente sarebbe afflitto per come sono rapidamente peggiorate le cose nella nostra società. Poi penso che si metterebbe a leggere la trilogia. E credo che si divertirebbe molto.

Edited by Pain Uzumaki - 31/10/2012, 14:55
 
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