[14° Intervista] Michele Bulla, Simone Brognoli, Stefano Baiguera, Stefano Folli, Autori del gioco di ruolo generico S.A.G.A.

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Pain Uzumaki
icon10  view post Posted on 7/3/2013, 10:34




Salve, questa settimana abbiamo l’onore e il piacere di intervistare gli autori di “S.A.G.A.”, un gioco di ruolo ancora una volta tutto italiano. Gli autori che hanno detto in modo scellerato, senza sapere a cosa andavano incontro rispondendo alla nostra intervista, “si accettiamo” sono Michele Bulla, Simone Brognoli, Stefano Baiguera e Stefano Folli, insomma un vero e proprio team!

Che tipo di gioco è “S.A.G.A.”? Come avrete modo di leggere nella recensione che uscirà prossimamente per il portale di GdrItalia stiamo parlando di un gioco di ruolo che permette di gestire con un preciso e articolato sistema qualsiasi ambientazione un Master voglia proporre ai suoi giocatori. Nel campo dei gdr questi tipi di manuali vengono spesso chiamati come “Sistemi generici”, perché presentano un regolameno che può essere utilizzato per più ambientazioni. Il manuale di “S.A.G.A.” però contiene al suo interno già tre ambientazioni con relative avventure. Un ottimo esempio di come già solo con il manuale base si possa iniziare a giocare.

Ora come consuetudine, anzi da tradizione visto che con questa siamo arrivati alla ragguardevole quota di ben 14° Interviste, diamo spazio agli autori e alle mie “terribbbili” domande!

1. Ciao a tutti, ora visto che avete accettato l’intervista per conto dell’Oltretempo vorrei iniziare chiedendovi quali sono stati i vostri primi approcci al mondo ludico! Ovvero di chi è la colpa se ora siete arrivati a questo punto?

[Premessa doverosa da parte del Team di S.A.G.A.] Il portavoce designato dal team è stato Michele Bulla, che vi ringrazia moltissimo per il tempo che ci avete dedicato e che spera di poter rispondere alle domande in modo esauriente. [Passiamo alle risposte.]

Eh, eh, eh... La colpa è di una rivista di mia madre dove, nel lontano 199X, campeggiava in copertina il drago della scatola nera di D&D assieme alla bellissima scritta "i giochi di ruolo spingono alla violenza!". Non potendo negare un tale invito, io e mia sorella (Daniela Bulla, illustratrice ufficiale di InkHazard) comprammo la scatola nera, quella col dungeon di Zanzer (che penso molti di voi ricorderanno) e da lì è cominciato tutto. Per quanto riguarda gli altri collaboratori, un'estate decisi di accompagnare un mio amico a fare l'animatore del Grest e, com'è giusto che sia, invece di curare i ragazzi, cominciai a farli giocare a D&D. Alcuni di quei ragazzi continuarono a giocare con me anche dopo il Grest e tutt'ora siamo un gruppo di gioco.

2. Qual’è il vostro gioco di ruolo preferito che sentite che vi ha formato maggiormente?

Magic: The Gathering... no, non è vero (anche se le figurine mi piacciono). Anche se sembra paradossale dopo aver parlato solo di D&D, il gioco che più ci ha formati è stato senza dubbio la prima edizione di Martelli da Guerra, edito dalla Nexus. Passare dalle atmosfere eroiche di D&D alle atmosfere cupe e crude di Martelli è stata un'esperienza, come dire... galvanizzante, che ha tirato fuori il mio lato "peggiore" come master :D:

3. Ai nostri lettori potete dirlo... Chi è che comanda all’interno del gruppo oppure c’è una oscura “Eminenza Grigia” che non vuole apparire al pubblico?

Non c'è nessuno che coordina i lavori all'interno del gruppo, infatti sto rispondendo io alle domande Se dovessimo individuare una figura focale del gruppo, quella sarei io per via delle mie capacità organizzative e della mia tenacia... e adesso basta autocelebrarsi. Anche l'illustratrice fa sentire la sua voce, comunque. Sarebbe stato bello avere una figura malvagia e oscura a muovere i fili del gruppo, ma sfortunatamente non c'è. :B:

4. Ora parliamo di “S.A.G.A.” più strettamente. Da dove nasce l’idea che sta alla base di questo bel progetto?

Quando sperimenti molti sistemi devi leggere molti manuali, imparare diverse regole e cercare di non fare confusione tra sistemi molto simili tra loro (senza parlare dello sborso di soldi, che gli altri non vogliono mai tirare fuori). Quindi abbiamo cercato un sistema che potesse venire utilizzato per qualsiasi tipo di avventura e, dopo aver cestinato i manuali di GURPS, ci siamo buttati su un progetto nostro. Dopo quattro anni di utilizzo del regolamento abbiamo deciso di mettere per iscritto il nostro lavoro, così è nato S.A.G.A.

5. Il sistema che avete utilizzato e illustrato nel vostro manuale è una bella variante dell’uso dei dadi %, perché integrato coi talenti che danno veramente un tocco in più. Cosa c’è stato alla base di questa idea?

L'utilizzo del d100 è stato d'obbligo in quanto le percentuali semplificano il decidere a occhio i modificatori. I Talenti sono stati inseriti per poter gestire eventuali poteri o abilità speciali che potevano venire utilizzati o appresi durante le campagne (come potrete vedere nel manuale di ambientazione di SteamWalkers) in modo da rendere il gioco più versatile. Più che i talenti, però, penso che le caratteristiche principali di S.A.G.A. siano il Karma e la gestione dell'evoluzione del personaggio, molto legata allo stile di gioco del giocatore.

6. Una volta individuato il sistema, perché avete optato per un sistema generico? Era questa la vostra intenzione fin dall’inizio?

No, in realtà no. Volevamo realizzare un singolo manuale completo di ambientazione, un po' come accadeva per i vecchi manuali White Wolf, ma durante il processo creativo ci siamo resi conto che sarebbe stato brutto, nonché scomodo per il giocatore, reinserire le regole per la creazione del personaggio in tutti i manuali di ambientazione che intendevamo fare. Di conseguenza, il sistema generico è rimasto un sistema generico e si presenta nella forma attuale.

7. Qual’è stata la parte più complicata nella creazione di questo manuale?

La scarsa collaboratività del miei collaboratori! :H: No, non è vero... Penso che la cosa più difficile sia stata passare dall'idea astratta del regolamento alla stesura concreta, immaginavo non sarebbe stato facile ma è stata più dura del previsto. Inoltre, durante la stesura del cartaceo, continuavano a saltare fuori regole aggiuntive, dettagli o possibili situazioni di gioco che hanno contribuito al manuale finale. A differenza di quanto si possa pensare, invece, il sistema non è stato difficile da bilanciare, in quanto l'esperienza aveva già limato molti dei difetti dell'idea iniziale.

8. I disegni di “S.A.G.A. sono molto ben curati, anche la grafica complessiva del manuale è piacevole, che programma avete usato per l’impaginazione?

Il maledetto InDesign. Non l'avevo mai utilizzato prima del lavoro di S.A.G.A. e il mio approccio è stato completamente intuitivo, tanto che alcune funzioni le ho scoperte solo a metà del lavoro sul manuale di SteamWalkers! Per le illustrazioni, invece, sono state realizzate quasi tutte a mano, mentre le altre sono state realizzate completamente in digitale.

9. Qual’è l’ambientazione che vi siete divertiti maggiormente a creare? Ce ne sono state alcune che sono state scartate e che quindi magari vedremo in future espansioni?

L'ambientazione che mi ha divertito di più creare è stata sicuramente Kekkai no Yuusha, sia per le atmosfere che per le scene da film cinese che si sono venute a creare mentre la giocavamo. Anche SteamWalkers ci ha dato delle grandi soddisfazioni, motivo per cui abbiamo deciso di partire da lì per creare la prima espansione di S.A.G.A. Per quanto riguarda le ambientazioni scartate, invece, ce ne sono state due che non sono state incluse per motivi di tempistiche: una era un'ambientazione fantascientifica mentre l'altra era un contemporaneo sovrannaturale. Non è escluso, comunque, che possano vedere la luce in un prossimo futuro.

10. Vi vedremo al Play quest’anno oppure sarete a Lucca Comics e Games 2013?

Quest'anno, putroppo, non ci vedrete alla Play, ma speriamo di poter recuperare il prossimo anno. Per quanto riguarda il Lucca Comics&Games 2013 abbiamo chiesto delle informazioni all'organizzazione e stiamo aspettando una risposta. Vi terremo informati sul blog.

Ancora una volta ringraziamo gli autori di “S.A.G.A.” per il tempo che ci hanno concesso e per la pazienza che hanno avuto con noi!
 
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