[Recensione] Urban Heroes, Portare una maschera non è mai stato così pericoloso

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Pain Uzumaki
icon5  view post Posted on 2/5/2013, 18:57




Buongiorno a tutti quest'oggi ci occuperemo di Urban Heroes il gioco di ruolo che è stato creato da Alessandro Rivaroli che possiamo affermare senza ombra di dubbio come il creatore indiscusso e da Matteo "Boris" Botti il suo sinistro e occulto aiutante (occulto... diciamo che alle fiere è ben visibile XD)! Questi due soggetti hanno ideato questo gioco di ruolo completamente autoproducendolo. Se state pensando che essendo autoprodotto sia presentato in un formato piccolo o che occupi poco spazio vi state sbagliando... Infatti il manuale è composto da ben oltre 217 pagine in formato A4 in cui potrete trovare oltre alla scheda del personaggio anche schede di png umani e supereroi già compilate!

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Bella la foto vero? Il manuale si presenta proprio come illustrato nell'immagine, e no la bottiglia di the e il cartello stradale non sono compresi all'acquisto, ma provare a chiedere non guasta :X: (questa è Ironia spero si sia capito), comunque passiamo immediatamente alla recensione.

1. Ambientazione

Urban Heroes ci presenta una bellissima realtà alternativa alla nostra, dove il collettore LHC di Ginevra alla sua accensione ha fatto un botto della madonna, altro che esplosione di Tunguska! Fate conto che l'esplosione ha lasciato un cratere largo 25 km di diametro intorno a Ginevra rilasciando però delle particelle, chiamate solo dopo che c'è stato il tempo per riprendersi e ritornare a una parvenza di "normalità" Particelle Z. Queste particelle hanno in un qualche modo ancora non compreso dalla scienza di questa realtà, mutato i geni umani risvegliando mutazioni genetiche più o meno visibili in una buona parte degli abitanti della terra. In questo modo è iniziata l'era degli H.E.R.O.es. Si perché le particelle Z hanno attivato in alcuni delle modifiche genetiche, in altri casi hanno donato ai loro propietari poteri praticamente divini e risvegliato in altri poteri che si spiegano solo con un termine: magia...

In più esistono oggetti particolarmente pregni di particelle Z che sono diventati veri e propri artefatti che donano a chi si lega loro poteri tipici dei supereroi dei fumetti. Il mondo è passato dalla tragedia avvenuta nel 2008 alla creazione nei primi mesi del 2009 della prima squadra di super eroi ufficializzati dallo stato Americano degli "Amazing Men". Costoro capitanati da Capitan Amazing hanno affrontato come prima missione quella dell'elevazione del cosidetto Lazzaretto ovvero chiudendo e fortificando la zona dov'è avvenuta l'esplosione del collettore di Ginevra, completandolo a tempo di record.

Terra Z, questo il nome di questa realtà è un mondo che ha visto che i supereroi esistono, ha provato sulla propria pelle una delle calamità più gravi mai avvenute nella storia dell'umanità e ora ha completamente metabolizzato e digerito i supereroi. Esistono programmi e reality show per le persone in tutina e mantello, programmi e interi talk show ruotano attorno alla loro presenza. L'umanità però è davvero pronta per questa massiccia e così fulminea evoluzione? Tranne coloro le cui mutazioni sono troppo orripilanti per essere visti, e quindi per questo vengono allontanati, gli altri sono visti con sospetto, ma allo stesso tempo con un timore reverenziale. Mentre Gli Amazing Men vengono idolatrati ce ne sono molti che vivono al margine della legalità, sono considerati vigilantes e molti che sfruttano i loro poteri per effettuare crimini.

Questo mondo è un posto dove non sempre se fai sfoggio di particolari poteri sei ben visto, anche perché pure in questa realtà ci sono stati degli scandali con oggetto i supereroi, la gente li teme, o li vuole emulare non c'è mai una via di mezzo. Inoltre sono molti quelli che gestendo masse di potere particolari sono oggetto fin troppo spesso della scienza o dei principali governi mondiali. Possiedi un artefatto particolare? Stai pur sicuro che la prima volta che si capisce che i tuoi poteri derivano da quello intere torme di criminali lo vorranno per potersene impossessare. Sei un vigilantes che acciuffa criminali? Stai attento perché potrebbero prenderti per studiarti e vedere se i tuoi poteri sono replicabili. Nonostante tutto quello che passa la Tv, in rete dal 2008 i complottisti e chi vede piani occulti si sono moltiplicati a dismisura. Paranoia e forti stati di stress sono la normalità per chi vuole mettersi al servizio della giustizia.

Urban Heroes prende le tematiche presentate in fumetti come Watchmen o Kick Ass e li fa proprie, mettendo sullo stesso piatto della bilancia eroi patinati dalle principali riviste che sono quelli a cui i vari governi hanno dato l'ufficialità opponendoli a quelli che vivono alla giornata, ai geneticamente differenti che anche se fanno del bene sono destinati però a essere visti per i mostri che sono. Questo non fa che alimentare odio e criminalità finendo in un circolo vizioso che sembra non avere fine.

2. Meccaniche di gioco

Il manuale offre una meccanica di gioco che finora non avevo ancora visto! Ogni caratteristica di base è connaturata con l'uso di 1d6. Sulla scheda infatti va segnato per ogni voce proprio questo dado che indica quindi che in una situazione "normale" un test può avere un range di valori che vanno da un minimo di 1 a un massimo di 6. Non credete però che sia tutto qui! Questo risultato può essere modificato nei seguenti modi:

- alla creazione, cosa che mi ricorda molto giochi di ruolo come Cyberpunk 2020 e Mutant Chronicles, si può decidere il background del proprio personaggio tirando gli eventi del passato su apposite tabelle che determinano cos'è capitato (sia positivamente che negativamente) andando così a influire eventualmente anche sulla massa corporea (peso) e sulle stesse caratteristiche.
Esempio: Mettiamo che mentre state decidendo cos'è succeso tra i 13 e i 18 anni dell'infanzia del vostro personaggio tirate un 13 che corrisponde all'evento Cicatrice. Ora per semplificarla vi spiego che tra i vari malus che da questo evento c'è anche che se la cicatrice è vistosa in tutti i tiri inerenti alla caratteristica dei Sociali ha un malus di -1. Il che significa che il giocatore quando tira il suo 1d6 per i Sociali ogni risultato ottenuto dovrà essere diminuito di un punto.

- quando si usa un'abilità correlata a una caratteristica, il grado in questa abilità non si somma al dado ma gli aumenta lo step del dado! Si perché in Urban Heroes il dado di caratteristica viene aumentato o diminuito in base alla situazione, seguendo questa suddivisione:

1/1d2/1d3/1d4/1d6/1d8/1d10/1d12/1d2/1d20



Pertanto se si possiede l'abilità Osservare a 1 che è basata sulla caratteristica Riflessi non si tirerà 1d6, ma 1d8! Ovviamente eventuali malus ulteriori al singolo "1" daranno comunque il risultato minimo di 1, perché non si può avere un risultato di un'azione negativo!

Una cosa molto interessante è l'uso e la natura stessa dei poteri. Si perché non si può parlare di un gioco di ruolo sui supereroi senza parlare almeno delle meccaniche relative ai poteri. L'elenco disponibile dei poteri è molto vasto e tutti sono ben descritti. La cosa però che gli autori hanno voluto è che ogni potere fosse legato a doppio filo con un difetto, in quanto e il suo utilizzo può sortire anche degli stati d'animo alterati! Per esempio i poteri di origine divina danno forma a effetti di bipolarità, o anche cecità, condizioni queste che con l'aumentare della potenza del proprio potere si possono anche aggravare. Non preoccupatevi perché a ogni fine sessione quando il vostro Sceneggiatore vi ricompenserà per le azioni e per l'interpretazione eseguita potrete non solo aumentare di livello o le vostre abilità, ma potrete anche decidere di personalizzare i vostri poteri, aumentandone la gittata, il danno o diminuendo la gravità della penalità a essa associata. Ogni spesa è illustrata con dovizia di particolari e anche di costi. Gli autori nella loro chiaccherata informale che abbiamo avuto al Play, e che ho avuto modo di leggere io stesso, nel manuale c'è la possibiltà di realizzare oltre 900.000 mila combinazioni tra poteri, difetti e origini! Si perché ogni potere è stato suddiviso in base a come si manifestano gli effetti di quest'ultimo:

- esistono i poteri ottenuti da mutazioni genetiche che con l'aumentare della loro potenza vedono il corpo che li ospita cambiare ulteriormente;

- ci sono come già accennato anche prima i poteri magici, che richiedono concentrazione e la recitazione di particolari formule;

- i possessori di poteri mentali che sono vere e proprie spine nel fianco perché la loro mutazione e la manifestazione del loro potere è la meno evidente;

- i detentori di reliquie che maturano paranoia e stress nei confronti del loro oggetto;

- coloro che si credono inviati di dei o Avatar di entità superiori le cui origini dei poteri non si possono spiegare se non per intervento divino, chiamati divini;

- infine ci sono coloro che devono i loro poteri a particolari ritrovati tecnologici che l'attuale tecnologia prodotta dalle menti la cui intelligenza è stata evoluta dalle particelle Z.

Ogni personaggio alla creazione è considerato di primo livello questo determina il massimale dei poteri che può avere e il grado massimo delle proprie abilità. Salendo di livello si possono aumentare sia il potenziale dei poteri che le abilità fino a sfociare in vere e proprie specializzazioni. Inoltre vi faccio notare che nel vasto manuale è spiegata ogni sorta di evento da quello atmosferico all'uso di droghe e perfino la salute mentale, uno Sceneggiatore quindi già con solo il manuale base ha già abbastanza materiale per poter elaborare al meglio le Difficoltà (chiamate del gioco D) da superare per ogni differente frangente. Solitamente per un umano medio una D base è pari a 4D il che vuol dire che col dado a propria disposizione si deve ottenere o un valore di 4 o più per essere riusciti a intraprendere quell'azione. Mentre nel combattimento la D base per non mancare il proprio bersaglio è pari a 1D, ovviamente il bersaglio può sempre schivare oppure contrattaccare anche se ciò avrà il suo costo...

Eccoci anche la parte del combattimento vuole almeno il suo bel paragrafo. Si perché la D di base ok è uno, ma il valore dell'attaccante deve essere uguale o superiore anche al valore di reazione del bersaglio: insomma con un solo tiro di attacco si deve ottenere un risultato pari o di più sia della D basata sulla situazione di combattimento che del valore ottenuto dal bersaglio nella risposta. Urban Heroes prevede una singola azione a round quando si è la parte attiva (quelli che agiscono attivamente), mentre un numero di reazioni determinato dal massimo valore che si può ottenere col dado caratteristica di Riflessi quando si è passivi. Se per esempio uno possiede 1d8 in riflessi (magari perché ha un potere attivato permanentemente), avrà da tabella 1 Risposta a Round.
Esempio: Patrick vuole colpire con la sua mazza da baseball un ladro che però vedendosi arrivare il pezzo di legno un po' troppo vicino alla sua faccia tenta di saltare indietro. Calcolando la D in base alla situazione per Patrick otteniamo: 1 di base a cui sommiamo un +1 perché il ladro è di taglia media e un +1 perché il ladro sta attivamente schivando. Quindi la D è pari a 3D. Patrick che ha usare mazza a 1 può beneficiare quindi di 1d8 nella sua caratteristica di Fis, lancia e ottiene 6. Il ladro tira per la sua risposta e avendo Rif solo a 1d6 ottiene un 5... Il risultato di Patrick è sia superiore alla D base per colpire il ladro, ma anche alla sua risposta. La mazza impatta sulla faccia e forse il ladro dovrà trovarsi un nuovo dentista...

3. Note finali

Ora il gioco per essere un autoprodotto è molto bello, si vede e si intuisce la mole di lavoro che è stato eseguito anche solo per collegare i poteri con i rispettivi difetti, ma anche per poter dare la possibilità al giocatore di scegliere aumentando di livello i poteri secondari affini all'interno di una stessa categoria. Inoltre l'intero gioco si basa su un realismo molto marcato e sul connubio poteri - deliri da onnipotenza o lento dispendio di energie mentali. Non è facile rimanere saldi nei propri ideali quando tutto là fuori appare marcio e corrotto!

Diciamo che ho apprezzato fin dalla prima scorsa il metodo di gioco adottato dagli autori, che corrisponde a un incremento o decremento del dado a disposizione del giocatore, in questo modo non è il solito dado + bonus vari, ma un sistema che si è tentato di migliorare a mio parere positivamente.

Purtroppo però ora passiamo ai lati dolenti che ho individuato.

Personalmente non riesco ad apprezzare la scelta delle regole inerenti al danno. Perché? Bhè i punti ferita sono stati suddivisi per locazioni e sono su base 100. Questo comporta che il danno sia basato su moltiplicatori che vanno da un minimo di un x10 a un massimale di x50! Le armi da mischia si basano su un moltiplicatore che è dato dalla forza fisica posseduta del personaggio, mentre le armi a distanza l'hanno di base. Sinceramente vedo questo meccanismo molto farraginoso, ma forse è perché sono vecchio e troppo pigro per mettermi a fare dei conti per calcolare il danno durante un combattimento.

Inoltre mentre leggevo il manuale mi sono accorto che vi sono parecchi refusi, errori non solo di battitura ma anche proprio di impaginazione. Sugli errori di battitura non ci metto il naso anche perché in quel caso il refuso è sempre dietro l'angolo, e qualcosa ne sanno anche gli stessi autori di Sine Requie...

:doh: un refuso!

Quello che mi lascia perplesso è come sia potuto accadere che non si siano accorti del fatto che mancasse completamente nel manuale, una delle componenti portanti di questo gioco... Ovvero la riga che spiega la progressione del livello dei dadi: "1/1d2/1d3/1d4/1d6/1d8/1d10/1d12/1d2/1d20"! Ora questa mancanza non rende impossibile capire come funziona questo gioco, ma per chi invece è alle prime armi in campo gdr la comprensione del regolamento apparirà più ostica del necessario. Soprattutto alla luce del fatto che per tutto il resto del manuale non viene più ripetuta, neppure nella parte inerente alle regole.

Qui vi segnalo che gli autori prontamente hanno inserito tutte le errate che gli sono state segnalate dai loro lettori, quindi fate riferimento anche a questo link se c'è qualcosa che non capite.

Arrivederci alla prossima recensione!

Edited by Pain Uzumaki - 3/5/2013, 03:06
 
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