[Recensione] Mini Pirates, Spazza il ponte di poppa!

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Il Chiodo
icon12  view post Posted on 13/5/2013, 21:48




Ebbene, cari i miei sedici lettori. La recensione che vi propongo oggi mi frullava in testa da un po' di tempo, e ho dovuto fare richiesta in carta bollata al Presidentissimo perchè non me la soffiasse prima di averla completata! Eccoci quindi al dunque. Il gioco che vi propongo questa volta è un'altra delle fatiche degli Autori Cialtroni di Mini Games Studio (che mi perdoneranno per aver scritto male il nome dello studio: evidentemente sono cialtrone quanto loro), partorito dopo Mini Bullets e prima di Mini Rock.
Qualcuno potrebbe chiedermi: Chiodo, ma perché non lo hai recensito prima?
E la risposta sarebbe qualcosa del tipo: ma perché invece non ti fai una pignatta di cazzi tuoi?!

Stiamo parlando di Mini Pirates!

La prima volta che me lo hanno nominato, mi ero fatto l'idea di un gioco di pirati giocattolo, e la cosa mi garbava. Poi mi hanno spiegato effettivamente di cosa si trattava, ed è stato ancora più bello. Infine lo ho provato, e sono subito andato a comprarmi un calippo. Lol.

Ma siccome comunicando il mio entusiasmo per questo gioco riuscirò a convincere solo quattro dei miei sedici sopracitati lettori, cercherò di strutturare il tutto in una recensione più o meno seria. E chissà, magari anche l'unico (povero sfigato, non avrebbe mai dovuto aprire questa pagina) tra i sedici che fa il Game Designer riuscirà a capirci qualcosa! Ad ogni modo, basta cazzate. Fatti, non pugnette.

PARTE 1 – Ovvero, i dettagli che nessuno legge ma che io continuo a scrivere per quel povero scemo a cui interessano.

Avevo già parlato di questa gentaccia in una recensione precedente, quella di Mini Rock. Sì, se ve lo state chiedendo, Mini Pirates fa parte della stessa collana. E sì, gli autori sono sempre i Cialtroni di Mini Games Studio. Tra l'altro, tengono assolutamente fede al loro nome: pensate che sono così cialtroni che non sono riuscito ad ottenere il dannato manuale in nessun altro modo se non quello di farmelo portare personalmente dagli autori al Play a Modena! E pensate anche che (come vedremo dopo) hanno inserito dei loro alter-ego all'interno dell'ambientazione nel ruolo di personaggi di assoluto rispetto e autorità!
Dannati geni.
A breve il loro sito sarà di nuovo operativo, e allora (si spera) si potranno ordinare i manuali direttamente da lì. A proposito del manuale in sé: ce l'avete voi un manuale rilegato a mano in cuoio grezzo? No? Schiappe! Io sì! Questi manuali sono veramente sparaflashosi nella loro rilegatura in stile “Sono il diario di bordo di un possente pirata, ahrrr”, e danno un tocco di classe e di sboronaggine al Master che ne estrae uno durante una giocata.
A differenza di Mini Rock, questo è scritto dal Cialtron Bottoni, ma è strutturato nella stessa maniera degli altri. Ambientazione, Regole, Creazione PG, Narratore. Così come gli altri giochi della collana, è un gioco pensato per piccole avventure, non campagne epiche - batte la mano sulla spalla a sé stesso, sospirando).
A proposito, il sito è minig4m3s.com.

PARTE 2 – Ambientazione! Yay!

Pirati steampunk. Possiamo andare avanti?

Sto scherzando, lol. Sarei proprio un coglione se sorvolassi su questa parte, essendo un appassionato di ambientazioni e un pirata di regole (ahrrr, ahrrr). Il gioco è ambientato su un globo terracqueo chiamato Platone su cui galleggiano diversi continenti. Un bel giorno, per motivi conosciuti solo all'autore (e probabilmente, avendo presente la cialtroneria, nemmeno a lui) un gigantenormenormesco banco di nebbia lambisce le coste degli oceani, e in poco tempo ricopre gran parte del mondo conosciuto, in particolare Alcibiade aka la parte più tecnologicamente avanzata del mondo (sì, il 90% dei nomi di città e continenti sono rimandi all'antica Grecia. Come sono colto, eh?). E' notabile la presenza, all'interno del mondo, di personaggi come gli Ammiragli Bottonofof e Zoffolov, nonchè della sexy piratessa, il capitano FranMary W. Coast!
E per non parlare di Matteo Cortin, doge di Venetia.

Aspetta un momento, hai detto tecnologia?

Certo, baby. L'ambientazione ricorda il periodo europeo settecentesco, con l'aggiunta della scoperta e dello sviluppo avanzato delle tecnologie, in particolare quella dei motori a vapore/flogisto e dei meccanismi “a molla”. Ovvia conseguenza di quest'ultima sono gli automi, uomini artificiali più o meno avanzati che popolano il mondo insieme ad altri costrutti di cui parleremo. Piccolo commento “for the sake of the lol” del recensore (che si direbbe ignorante come una zappa, e invece è dottore in ingegneria): la spiegazione di come è alimentato un automa è veramente una dimostrazione di fantaingegneria e cialtroneria degna di un diploma.

Sto usando le parole “cialtrone” e “cialtroneria” parecchio in questa recensione, non è vero?
Beh, se non ti sta bene nessuno ti trattiene, puoi benissimo levarti dai piedi e farti la tua recensione, se pensi di esserne in grado.

Dicevamo? Ah sì, la Nebbia. Non stiamo parlando di normale nebbia, questa sostanza gassosa è il più potente dei veleni per quanto riguarda uomini e animali, che ci restano secchi dopo averla inalata per un paio di minuti. Sugli Automi, la Nebbia ha tutt'altro effetto: corrompe i loro meccanismi e modifica il loro modo di “pensare” e di agire, rendendoli elementi con cui non si vorrebbe dover avere a che fare. Ma da dove viene la nebbia? Sono stati i Maya? I nazisti? Il governo? GLI ZINGARI?! Beh, ecco... quando lo ho chiesto al Cialtrone Alfa mi ha risposto con un sorrisino e un “non ne abbiamo idea!”. Non lo avrei mai detto. Il mistero aleggia sopra questo terribile fenomeno, per cui ogni master può giocarsela come gli pare. Si dice addirittura che sia il luogo dove si radunano gli spiriti dei morti!

Dunque, i mari e gran parte del vecchio continente di Timeo sono coperti dalla Nebbia. Gli uomini Platonici hanno risolto il problema in maniera relativamente semplice: hanno adattato le navi “d'acqua” per poter solcare i mari di nebbia, grazie a speciali piastre di una sostanza particolare che reagisce con la chimica della Nebbia e le fa levitare. Ovviamente siamo in un mondo Steampunk, per cui le navi sono un'accozzaglia di legno, vele, motori a vapore e armamenti della più disparata natura. Che figata. Quando si navigava per mare esisteva un infinito numero di leggende, miti e avvistamenti di qualsiasi cosa stuzzicasse la fantasia (o la paura) nei marinai. Stesso discorso per i mari di Nebbia, solo che qui spesso le leggende sono vere. Non vi voglio anticipare niente, ma il manuale è pieno di chicche al riguardo!

Infine, direi che una carrellata sulle razze giocabili è d'uopo. Abbiamo Umani, Automi, e Nebbiosi. Dunque, cos'è un umano credo non sia necessario spiegarlo. Due gambe, due braccia, la solita testa. Gli Automi sono macchine di acciaio ed ottone ad ingranaggi, dal comportamento “programmato” tramite una serie di schede forate e dotati di una radice di coscienza. Sono alimentati a carica, a vapore o a flogisto (eh sì, proprio quel flogisto che è una desinenza comune della serie Mini). Infine ci sono i Nebbiosi, porzioni di Nebbia inspiegabilmente dotate di ragione e coscienza, oltre che dei ricordi spesso appartenuti a persone decedute. In un ambiente povero di Nebbia essi si dissolverebbero in poco tempo, per questo si rinchiudono in tute pneumatiche a tenuta d'aria, da cui possono interagire con il mondo grazie alla forma umanoide della tuta stessa. Quando immersi nella Nebbia, essi tendono a sentire il desiderio di aprire la tuta e, così facendo, si dissolvono e la loro coscienza scompare. Un po' come chi è attratto dalla sambuca e il giorno dopo non si ricorda nemmeno chi è.

PARTE 3 – Ovvero la parte che interessa solo ai capoccioni, ovvero il sistema di gioco.

Non aspettatevi grandi trattazioni, paroloni tecnici e complicati. Non sono un game designer e non lo intendo diventare. Se cercate questo tipo di approccio... sapete quello che dovete fare. Se invece siete curiosi di conoscere la forma che gli Autori Cialtroni hanno dato agli ingranaggi (è il caso di dirlo lol) del gioco, andate avanti.

Il sistema si basa su test vari, tutti basati sul tiro di Xd6, dove X è variabile e dipende dai punteggi di caratteristica. Per i test di combattimento ravvicinato, si effettuano tiri contrapposti e al maggiore va la possibilità di colpire. Per tutti gli altri test (compreso il combattimento a distanza) il tiro è superato se su Xd6 almeno un risultato è inferiore ad un valore che dipende dall'abilità in questione e/o dal fatto che la prova sia particolarmente facile o difficile. Esistono azioni semplici o complesse, a seconda di quanto tempo impiegano, ma per il resto la sostanza è tutta qui. Non esistono classi, esistono solo cose per cui il vostro PG è particolarmente ferrato (ovvero le abilità in cui mettete più punti nel momento della creazione) e altre per cui è utile come un culo senza il buco.

Un punto a favore di questo regolamento è la grande semplicità, che si rivela utile nel momento in cui bisogna spiegare il gioco a gente che non lo conosce, o addirittura che non ha mai giocato di ruolo. Purtroppo però (a mio avviso) il tallone d'Achille di questo gioco consiste proprio in alcuni aspetti del sistema di gioco. Infatti:

Il gioco è pensato per avventure autoconclusive, o comunque di qualche giocata. Non è per forza un difetto, ma per chi (come il sottoscritto) ama le lunghe campagne e ama osservare l'evoluzione del proprio personaggio, la mancanza di un vero e proprio sistema di avanzamento è un pugno in un occhio.
Il combattimento tende a essere abbastanza macchinoso. Bisogna fare 3 fottuti tiri di dado per stabilire se hai spaccato la faccia al rampollo del Commendatore. Uno contrapposto, uno per stabilire la zona colpita, uno per stabilire l'entità della ferita. Avanti, Cialtroni! Da un gioco “pronti, via!” come lo definite voi, mi aspettavo di poter risolvere il tafferuglio con un unico tiro. E' anche vero, mi direte voi, che esiste la Golden Rule :3
Temo che Umani, Automi e Nebbiosi non siano poi così bilanciati tra loro. Sarà anche una cazzata, ma quando l'automa Ingegnere del gruppo fa saltare più denti del Pirata umano in combattimento, secondo me c'è qualcosa che tocca. Ho messo questo punto per ultimo perché effettivamente è di importanza estremamente relativa.

PARTE 4 – Ovvero la parte in cui concludo sentendomi grosso.

Concludo con la storica citazione del buon De Marini, autore di Destino Oscuro:

“E COMPRATI STO CAZZO DI MANUALE!”

A parte gli scherzi. Ne vale la pena. Se proprio non volete comprarlo per avere un gioco di ruolo semplice e versatile, se proprio non volete per l'ambientazione strana e innovativa, se proprio vi sta sulle balle la bellissima rilegatura artigianale in pelle... Allora cosa diavolo avete letto fin qui a fare? Rimpiazzate questa pagina con qualche donnina nuda, suvvia!
A tutti quelli che invece sono rimasti, consiglio vivamente di dare sti 20 e rotti euro agli Autori Cialtroni e di portarvi a casa questo piccolo tesoro (ahrrr). Per dire, oltre ad averci giocato “normalmente” un paio di volte, io ho usato il manuale e l'ambientazione per una sessione epica di Anime e Sangue e sto progettando di farci girare anche Destino Oscuro. Tanto per farvi capire che se il sistema non vi piace, potete rimpiazzarlo bellamente. Il gioco ha sicuramente tanti pregi, e i difetti che ha risiedono proprio in alcune meccaniche che potete bypassare modificando o cambiando il regolamento. Di certo il buon Bottoni e il pacioccoso Zoffoli non verranno a casa vostra a controllare.
O sì?


Chiodo

Edited by Il Chiodo - 13/5/2013, 23:16
 
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Grazion
view post Posted on 14/5/2013, 19:23




Dico solo una cosa e una sola!
Nel 2008 sono andato al cinema per vedere una merda di film.
Il titolo del film era "The mist"
https://www.youtube.com/watch?v=4O-_DpBR334

concludo dicendo bella scopiazzata^^ di merda
"Orrido"!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!^^
 
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Pain Uzumaki
view post Posted on 15/5/2013, 10:36




Il Film di the Myst non c'entra una fava Jonny con questo gioco di ruolo che tra l'altro purtroppo non hai ancora giocato :H:

- Primo perché la Nebbia del film non è venefica tant'è che i personaggi ci girano dentro tranquillamente;

- Nel gdr di Mini Pirates la Nebbia genera finora solo Nebbiosi esseri fatti di Nebbia e vapore mentre i mostri del film sono estremamente "fisici";

- Nel film di the Myst non mi sembra ci siano Pirati Steampunk :eek:

In ultima istanza mi chiedo come mai tu abbia questa abitudine di "etichettare" / "associare" alcuni gdr a film o serie Tv che non c'entrano nulla tra loro! Come quando parlando di Planet Prison l'hai paragonato a Prison Break! Il primo è un gdr dove il focus del gioco non è scappare di prigione (anche perché l'intero pianeta è una prigione a cielo aperto), ma la sopravvivenza dei detenuti, mentre nella serie Tv il focus è il piano estremamente macchiavellico del protagonista per uscire salvando il fratello...
 
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Il Chiodo
view post Posted on 24/5/2013, 09:43




Caro Grazion, rispondo alla tua uscita con una domanda.

Ma tu, il manuale di Mini Pirates, lo hai letto?

Perchè se non lo hai letto hai appena fatto una figura di merda di proporzioni bibliche.

Aggiungo anche che sono stupito di sapere che un giocatore di ruolo non ha abbastanza fantasia e creatività da immaginare mondi e situazioni diverse da quelle di film, serie, o peggio ancora fumetti. Davvero tu mi stai dicendo che non riesci ad apprezzare un gioco se non si rifà a qualcos'altro? A un bagaglio di conoscenze pregresse?

Giusto per sapere, perché è così che si comportano gli automi del gioco. Sei un automa per caso?
 
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Autori Cialtroni
view post Posted on 11/6/2013, 15:26




Salve a tutti!

Con un po' di ritardo (ma tra il troppo lavoro e l'esser cialtroni...) arriviamo per ringraziare Il Chiodo per la recensione, che abbiamo molto apprezzato :)


Per le critiche sollevate al regolamento, stiamo valutando alternative che snelliscano il combattimento pur senza privarlo di una serie di elementi a cui teniamo. Se per caso durante le vostre partite avete adottato house rules vi invitiamo a segnalarcele a [email protected]

Per l'avanzamento dei pg è un po' più complesso trovare un compromesso tra pg iniziali già capaci e pg con esperienza che però non siano in grado di far tutto in scioltezza.

Per il resto che dire Grazion... in effetti abbiamo spudoratamente copiato il film the mist. A legger la sinossi della trama si capisce subito che anche lì ci sono pirati steampunk, costrutti, esseri composti di nebbia e che la nebbia è mortale (oltre che fatta di anime). A dire il vero persino il sindaco di Milano ci ha fatto causa per avergli copiato la nebbia cittadina e Cochi e Renato vogliono i diritti per la loro celebre canzone!!! :D

Grazie ancora Chiodo e come anticipato, appena il sito torna online, questa recensione finisce anche lì :)
 
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4 replies since 13/5/2013, 21:48   643 views
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