[Parma 1894], Dintorni di Parma, riunioni e affermazioni!

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Pain Uzumaki
view post Posted on 7/7/2016, 12:25




- Dove: Dintorni di Parma dentro a una vecchia stalla
- Quando:
15-03-1894 ore 22.00 di sera

Probabilmente di luoghi in cui tenere una riunione ce ne sono veramente tanti: la propria casa, un ufficio, ville faraoniche, si può addirittura affittare una stanza o andare in un tavolo privato presso un qualsiasi Caffè. Ovviamente quelli appena elencati sono tutti ottimi posti in cui ritrovarsi, ma i presenti a questa assemblea stasera hanno deciso di venire a stare in mezzo al fieno (oramai secco e inodore) e in un luogo in cui l'oggetto d'arredamento più interessante sono i ferri di cavallo oramai arrugginiti che sono appesi qua e là alle pareti di questo cadente posto.

Alla luce di 5 candele che sono state messe su una vecchia ruota di carro tarlata che pende da una catena piuttosto malferma al centro del soffitto tre figure, una a sedere e due in piedi stanno facendo quello che in gergo è chiamato il punto della situazione. A una prima occhiata da parte di un normale cittadino o meglio contadino egli potrebbe dire che i tre, una donna pallida e due uomini siano qui per consumare un rapporto del tutto atipico da queste parti anche perché la donna, quella seduta è con le gambe oscenamente aperte*.

[*N.d.M.: nel 1800 se un contadino vedeva una donna a gambe aperte era uno spettacolo altamente erotico per la morale e l'etica del periodo]

Quello con i lineamenti più spigolosi, quasi innaturali fissando gli altri due sospira, poi riprende il suo discorso, quasi l'avesse imparato a memoria:

<< [...] Lo ripeto portare qui Piotr promettendogli quel vecchio orso spelacchiato non è stata una buona idea. Quel tizio è un ignavo per definizione, non gli interessa nulla, neppure la sua stessa vita sembra dargli una svegliata. Abbiamo praticamente causato lo sterminio del suo clan e della sua stessa corrotta discendenza e invece di preoccuparci della sua ira sappiamo bene cosa accadrà tra meno di un mese quei cazzoni del nemico lo ammazzeranno grazie sicuramente a un colpo di fortuna. >>

La donna seduta su un mucchio di paglia che lei stessa ha ammassato poco dopo il suo arrivo fissa non tanto il volto di colui che sta parlando in questo momento, ma quello che la sua mano sinistra regge così saldamente e appena finisce di parlare si intromette:

<< Ilario, ma quel cazzo di crogiolo te lo tieni stretto anche quando vai al cesso? E quando scopi? Anzi secondo me lo tieni stretto anche quando dormi... HAHAHAHAHAHAHA... >>

Ilario Vessori non solo si è oramai abituato a queste battutine, ma sa che la sua plurisecolare alleata si sta prendendo gioco di lui non tanto per via del suo artefatto, ma perché ogni mossa che sembra attuare porta involontariamente invece che confusione a Parma, ai territori circostanti...

<< Senti Ivies non è colpa mia se quei dannati Spiriti Totem di Cinghiale e Aquila hanno scoperto la base di Piotr e sono andati a epurarla. Guarda anche il bicchiere mezzo pieno, abbiamo che le due Cerchie più guerrafondaie non potranno più gestire una eventuale guerra aiutando Parma e quelli del pennuto... >>

Ivies apre ancora di più le gambe e picchietta leggermente il tacco dei suoi stivali sulle assi marce della stalla per tutto il discorso di Ilario. Poi dando una rapida occhiata all'altro ospite il quale li sta fissando a braccia conserte torna a focalizzarsi sul suo povero alleato:

<< Allora Ilario non serve vero che ti elenco le tue incapacità vero? Dovevi mettere zizzania tra i gatti e Parma -inizia a contare con la mano destra da uno- e invece li hai resi alleati. -segna due con la mano destra- Dovevi gettare il dubbio su Fumo Nero e quella scema di Muso Obliquo invece hai reso consapevole spennacchiato della profezia. -segna tre sempre con la mano destra- Hai usato le armate che io ti ho portato e sono state tutte distrutte... >>

Il crogiolo di Ilario inizia a emettere una lieve fosforescenza verdognola al che Ivies sorridendo smette di parlare e richiude prontamente la mano destra rimanendo a fissare sia lui che l'altro emissario da poco arrivato. Ilario con la mano libera si sistema i capelli corvini a spazzola e nonostante tutte le sue anime suda vistosamente: riflette mentalmente che anche se probabilmente per poteri è superiore a entrambi non se la sente di far loro la guerra, gli costerebbe troppe anime e non ne ha da spendere così inutilmente. Sbuffando riprende a parlare dopo aver visto che il nuovo arrivato non ha nulla da dire:

<< Ivies, va bene non abbiamo più cuccioli della spirale da usare, ma si potrebbe andare a prendere qualche altra nidiata, dopo tutto il mondo è pieno di quei cosi! >>

Ivies non crede alle sue orecchie e smettendo di tamburellare con il tacco sbotta: << Ilario tu sai in termini di diplomazia e di pagamenti quanto costa spostare un alveare o un nido? Poi ora tutti saranno sul chi vive, lo stesso Piotr potrebbe venire a vedere chi cazzo sono e smontarceli in una sera. Possiamo contattare dei fomori che dopo la morte di Calanco potrebbero arrivare qui a frotte per vendicare il loro campione, va bene te lo concedo ma dove li stipiamo, dove li mettiamo non possiamo semplicemente dire attaccate Parma oppure quelli potrebbero unirsi e allearsi ancora di più! Siamo qui per dividere e mettere il seme del dubbio non per unirli e far fare a loro fronte unito... >>

Il nuovo arrivato fa un passo in avanti e i due si voltano verso di lui. Quest'ultimo si liscia i vestiti da marinaio che ha rubato al tizio che ha avuto la sfortunata idea di aprire la cassa che lo stava trasportando in Italia. Se l'ipotetico contadino che passava prima vedesse questo tipo rimarrebbe stupito perché non si vede tutti i giorni un marinaio pelato con una tuba semisfondata in testa, una cerata da pioggia usato come giacca e ai piedi degli stivali per andare a cavallo. L'insieme dei vestiti denota poca cura dei dettagli e della verosimiglianza dell'epoca in cui si dovrebbe muovere, ma quello che non può sapere il nostro ipotetico contadino è che quest'essere semplicemente se ne frega di come va in giro vestito!

<< -in antico egiziano che pare però essere compreso da entrambi- Siete alleati come acqua e olio. Se avete fallito è perché mancate di coesione. Tu Ilario sei potente, bravo nel farti alleati per poi farli ballare alla tua musica, ma quando si tratta di pianificare sei una frana. Tu Ivies hai poco meno della mia età, ma sei ancora una bimba. Non si diventa Ierofanti superiori solo per rimanere ancorati a usi e costumi mortali. So che stai schernendo Ilario, ma così ti sei resa ridicola ai miei occhi. Ora ascoltatemi bene entrambi, perché non ho attraversato il mediterraneo rischiando che un mero schiavo mercantile mi scoprisse e riducesse in polvere perché era giorno solo per sentirvi litigare. Da quando sono giunto qui ho già appreso che il mio allievo è morto, e la pietra che il suo Domitor gli ha onorato di possedere è andata perduta. Perfetto c'è molto lavoro da fare per mettere discordia in questi cuori... >>

Ivies guarda l'anziano che ha davanti e seppur con un moto di orgoglio abbassando lievemente il capo e quasi sussurrandolo gli dice in egiziano antico:

<< Anziano Ierofante Ertuğrul İzzettin Müjdat, Sopravvissuto alla vendetta del Padre, Seguace di Lazzaro, Rinato e accettato da Set, Diablerista nemesi dei figli di Haquim, Accettato da Sequenera il Più Grande, Anima nera, Nominato Padre dei Caduti in Terra da Nergal. -come se ne avesse realmente bisogno Ivies è come se riprendesse fiato- Mi dispiace che abbiamo imbastito questo teatrino, ma siamo stati mandati qui come Lei per capire che cos'ha Parma di speciale. Io e Lei non possiamo entrare, per questo ho mandato i miei fantasmi alla ricerca di colui che non solo si è infiltrato nella setta di Ilario, ma ha svelato ai pilastri di quella dannata città lo scopo della setta di Lord Veleno. Inoltre sappia che se non fosse perché mi è stato ordinato diversamente la mia Setta i seguaci di Bhaal li annienta, se lo ricordi sempre. >>

Ilario sorrdie e rimane a guardare. L'anziano Ierofante, seppur vestito in modo buffo si volta di scatto e la tuba cade in mezzo alla paglia, con voce grave che sembra provenire dalle profondità della roccia egli parla rivolgendosi all'esponente della Mano Nera lì presente:

<< Ivies mangiacadeveri d'un Euthanatos, ora mera appartenente al miserando clan minore e sangue debole d'un Nagaraja... Il mio riverito Fondatore cercava il segreto della morte ancora prima che la tua congrega di magi realizzasse cosa fosse la sfera dell'Entropia. Non ti permettere mai di credere che le vostre conoscenze siano superiori a quelle di uno che ha avuto diversi e svariati secoli per studiare la la vita umana, la non vita e pure la vita demoniaca. Mai e poi mai siamo intesi? >>

Ivies fa un cenno d'assenso con la testa. Ilario continua a sorridere e attende, dopo tutto è qui per capire cosa c'è da fare per portare rovina e distruzione a Parma.

L'antico Ierofante si ricompone e annuncia:

<< Non c'è bisogno di 4 cani spelacchiati devoti a Wyrm quando possiamo mettere tante genie una contro l'altra. Analizzando i vostri precedenti racconti ora come ora la chiave di svolta è questo Fumo Nero vero? Solo che come mi avete spiegato la presenza di questa Musa Nessa ci impedisce di farlo diventare un invitato alle nostre riunioni. Perfetto se è vero quello che mi avete riferito ovvero che è disposto ad accettare tutti ho già in mente un piano. La sua smania di potere sarà la sua stessa rovina. Vuole la guerra? Gliela daremo, ma prima dobbiamo gettare le basi del sospetto e del tradimento... Ditemi piuttosto questo unico vero ostacolo, questo "appartenente" al Tempio di Salomone dove si trova? Ivies sei tu che te ne sei occupata? >>

Ivies si alza in piedi e spazzandosi la gonna da contadinotta risponde prontamente:

<< Riverito Anziano, il quarto membro della setta fondata a suo tempo dal mio "collega" Ilario nessuno sa com'è fatto, anzi abbiamo una descrizione, ma nessun gobbo con una cicatrice all'occhio destro, monco del braccio sinistro e con il pizzetto a triangolo rientra tra gli abitanti di Parma. Potrebbe essere un figlio del Re dei Carpazi, ma è stato visto girare pure di giorno. Pertanto o è un ghaul della stirpe del Re dei Modellatori oppure i casi sono due: è un attore superbo, antico dai tempi dell'antica grecia l'arte di travestirsi è molto migliorata, oppure ha un maestro di vicissitudine qui da qualche parte come noi appena fuori Parma. Non temete però i miei fantasmi, che ho aumentato affinché completassero la ricerca quanto prima mi hanno indicato tre posti possibili dove potrebbe essere ospite o rifugiato: il Teatro Regio sede dei fatati, è schermata dai fantasmi probabilmente gli spiriti delle Stagioni, specie quelli invernali possono aver stretto dei patti con quella Corte e averla resa inaccessibile a fantasmi e spettri, il vero torrione della torre campanaria di Parma, ma gli vi è uno dei pilastri di Parma. Infine una misera casetta del centro di Parma. Ogni volta che ho mandato dei fantasmi in quel posto non sono più tornati. Probabile che sia lì! >>

L'Anziano sentendo parlare di colui che abita nella torre campanaria emette un gemito:

<< Il Sognatore è forse il Kysiad più anziano di cui è certa l'esistenza. Figlio nonché studioso diretto del noto Kysiad Medeo Porcio Caio della gens Porcia. Il suo Maestro, ora cenere, era un luminare, un essere così colto ed erudito che si vocifera abbia avuto accesso, grazie alla Signora Senza Tempo, alla dimenticata biblioteca di Alessandria riuscendo a copiarne l'intera sezione dedicata alla stirpe di Caino in soli cinque giorni e quattro notti. Maledetto sia quel Magus Prococopius che nel generare quel mostro l'abbia ucciso, piuttosto avrei preferito che scomparisse dalla memoria collettiva il ricordo delle sette meraviglie del mondo che quel sapiente. Ironia della sorte, tanto sapere racchiuso in quella torre e noi non possiamo entrare e lui non può uscire... >>

Ilario interrompe il filo dei pensieri dell'anziano e sempre in egiziano antico espone la sua proposta:

<< Riverito Antico, Voi non potete entrare, ma io e i miei spok si. Se Ivies fosse così gentile da dirci dov'è quella casa dalla quale non fanno ritorno i suoi fantasmi, e Voi mi educate o esponete un piano sicuramente migliore di quelli che posso pensare io... Bhè quanto prima avremo quel ribaldo e scopriremo per chi lavora e come fa sempre a essere in vantaggio su di noi. >>

L'Antico vampiro si volta verso Ilario dicendo:

<< Ebbene ora iniziamo veramente a usare il cervello ditemi, Ivies dove si trova quella casa e vedremo di gettare una rete dalla quale nessuno potrà scappare. Dovremo tenere conto di ogni variabile e di ogni testa. Nel caso abbiamo bisogno di un diversivo, nonché magari di altro, ma vi faro sapere. Ora ascoltatemi tutti... >>
 
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