[Recensione] Il Libro di Melta, Un gioco di ruolo "gestionale"

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Pain Uzumaki
view post Posted on 4/8/2012, 12:28




Oggi parlerò di un gioco che ci è stato passato (e ovviamente anche creato) per essere playtestato dagli amici Francesco Baiocchi & Giovanni Micolucci di Vas Quas Editrice.

Il gioco si chiama "Il Libro di Melta" ed attualmente è in fase di playtest non solo presso il nostro gruppo di gioco, ma anche presso altre associazioni per quello che sarà la messa in opera (speriamo) definitiva di questo gdr che ha una connotazione molto particolare! Infatti già dal titolo parliamo di un gioco di ruolo gestionale! Ma come funziona esattamente?

L'idea che sta alla base de "Il Libro di Melta" è semplice, ma geniale al tempo stesso. In un mondo dalle tinte fantasy i popoli che abitano questi luoghi stanno assistendo inesorabili alla distruzione di tutto quello che li circonda ad opera dei cosiddetti "Divoratori", bestie immonde che hanno distrutto e fatto crollare una dopo l'altra tutte le difese e le città delle varie popolazioni. Una marea di profughi quindi si è riversata sull'ultimo avamposto che ancora regge a questi assalti per radunarsi e cercare di sopravvivere. Nonostante però il nemico comune secoli di attriti, colpe reciproche e faide intestine non riescono a conciliare le varie popolazioni (o quello che rimane delle varie etnie di quel mondo in decadenza) che continuano a scontrarsi tra loro. Melta, questo il nome dell'ultima città rimasta, vede quindi gli ultimi rappresentanti delle popolazioni cercare di convivere pacificamente e resistere dall'annientamento ultimo.

A Melta però c'è un barlume di speranza il popolo Elfico ha trovato un antico manufatto creato dagli Antichi (non sono quelli del Richiamo... :JK: ) il cosidetto Libro di Melta che permette agli eletti nati dopo la 3° eclisse il potere di tornare indietro nel tempo e salvare le Terre dei Padri (il loro mondo), facendo ricomparire i territori liberandoli dalla presenza dei Divoratori. Ogni pezzo di terra, ogni città ritornerà come se non fosse mai stata distrutta, ma ancora in una sorta di limbo etereo. Per essere riportata ai suoi fasti i personaggi dovranno riportare al potente artefatto le pagine che sono nascoste in quei luoghi appena recuperati per poterli nuovamente ancorare alla "realtà". Così facendo avranno nuove risorse da sfruttare nella loro guerra.

Il gioco a noi è immediatamente piaciuto perché si presenta come un ibrido perfetto che accomuna le peculiarità dei gdr tradizionali e di quelli new wave, senza togliere nulla a nessuna delle due tipologie. Il sistema di gioco affronta i tiri e regola i combattimenti grazie alla gestione di pool di dadi da tre (si usano i d6). Questo pool è determinato dall'appartenenza del proprio personaggio a un popolo i quali hanno una potenza differenziata in base ai campi di specializzazione: militare, economica o basate sulle conoscenze degli Antichi. Gli Orchici per esempio come popolo sono molto più portati nel campo militare rispetto ai Daemoni. A influenzare il pool vi sono poi anche altri fattori quali l'appartenenza a una confraternita, se si utilizza un'oggetto e all'area di competenza.

Questo modo di gestire le azioni è veramente semplice, in quanto vi sono in ballo tutta una serie di variabili che lo rendono veramente un gestionale. Andiamo ora finalmente a esaminare il perché di questa affermazione... Il personaggio che si crea ne "Il Libro di Melta" è un prescelto in grado di usare appieno i poteri del Libro e quindi di viaggiare nel tempo. I prescelti fanno parte di un popolo e di una confraternita che rendono e permettono di personalizzare ulteriormente il proprio alter ego. Man mano che le missioni che il Libro assegna al gruppo si susseguono essi guadagnano la stima del proprio popolo e il rispetto della loro confraternita e con l'annessione di nuove terre (o città) sottratte dal limbo il giocatore può migliorare i bonus sia del suo popolo che della confraternita. Mettiamo per esempio che il vostro elfo dorato in una missione abbia ottenuto grazie al suo apporto in campo militare, il successo di una missione assai difficile. Cosa comporta? Il popolo degli elfi dorati non è rinomato per essere eccelso in quel campo, ma il successo per merito del prescelto dal Libro nell'ultima missione farà aumentare questa potenza perché gli sarà riconosciuta pubblicamente! Avanzando potrete gestire sempre più edifici ampliando così il potere (o strapotere della vostra confraternita), insomma avrete delle risorse che possono influenzare non solo il vostro alter ego, ma tutto il suo popolo.

L'ambientazione e il sistema presentato offrono davvero un'intreccio narrativo che permetto una gestione molto esemplificata di quello che è un mondo sull'orlo della sua fine imminente. Devo ammettere che finora il gioco appare molto bello e di facile lettura / interpretazione. Forse molti potrebbero cadere nell'errore di credere che il "Libro di Melta", l'artefatto supremo possa creare paradossi temporali, invece non è così il libro non segue la logica dello spazio tempo, ma opera su livelli molto più alti quasi da sembrare un dio egli stesso! Vediamo quindi come evolve il gioco.

L'unica pecca che potremmo elencarvi è quella dei dadi da lanciare. Ad alti livelli gli autori stessi hanno detto che facilmente si arriva oltre la ventina di dadi da lanciare, ma sappiamo che sono al lavoro anche su questo particolare. Noi invece stiamo lavorando, nonostante il periodo estivo e quindi vacanziero, per dare anche noi una mano come meglio riusciamo, e al momento devo ammettere che tutti i riscontri sono positivi. Speriamo che questa stessa recensione possa aiutare i nostri amici a migliorare il loro gioco!

Edited by Pain Uzumaki - 4/8/2012, 13:43
 
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