[Recensione] Ars Gladiatoria, Un gioco che vi farà rivivere i combattimenti nell'arena dell'antica Roma.

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Pain Uzumaki
icon13  view post Posted on 23/5/2013, 18:09




Oggi vi presentiamo la recensione di un nuovo gioco di ruolo ideato da Tronchi Alberto, che abbiamo avuto modo di intervistare anche piuttosto recentemente (se siete interessati e non avete ancora letto l'intervista vi rimandiamo quindi a questo link. Di quale gioco stiamo parlando? Bhè di Ars Gladiatoria il secondo gioco che il buon Alberto ha scritto! Per chi se lo fosse perso o non conosce questo italico autore vi possiamo informare che il primo gioco che ha creato è edito da Alephtar games e si chiama Aegis... Ovviamente quanto prima recensiremo pure quello, il punto è che abbiamo una mole di recensioni da fare che è veramente notevole, ma pian piano son sicuro che riusciremo a farli tutti quanti!

Torniamo quindi ad Ars Gladiatoria. Il gioco è completamente autoprodotto e potete quindi comprarlo richiedendolo direttamente a questo link oppure direttamente a una delle tante fiere in cui l'autore e il suo gioco saranno presenti. Per sapere qual'è sarà il prossimo appuntamento vi consiglio di tenere d'occhio il blog LuceOmbra dove sono riportate di volta in volta, dall'autore stesso, tutte le manifestazioni a cui presenzierà. Detto questo credo che per i nostri amati soci e followers sia arrivato il momento di andare direttamente al nocciolo della recensione! Buona Lettura.

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1. Note Generali e Ambientazione

Il manuale è composto da oltre una settantina di pagine (comprese le schede precompilate che ovviamente quella che potrete fotocopiare a vostro uso e consumo) tutte quante con lo sfondo bianco, ma incorniciate da macchie e schizzi di sangue che rimandano il lettore all'idea di qual'è il prezzo negli scontri nell'arena. I disegni che accompagnano il testo chiaro e ben articolato sono di Daniel Comerci che ha un suo artwork (se siete interessati qui potrete trovare il suo sito). Le illustrazioni sono ben fatte e rendono bene l'idea di gente votata all'arte del massacro e quindi chi si approccia al gioco ha già un'idea di chi saranno i tipi che si possono incontrare nell'arena. Un dettaglio che ho riscontrato è che in alcuni punti il tratto del disegno tende a essere molto sfumato, come se fosse evanescente, personalmente se è un effetto voluto o meno non saprei dirlo, potrebbe essere anche solo colpa della stamperia (maledetti impressori di carta :X: :JK: ). Problema che comunque non sminuisce il prodotto.

L'ambientazione è molto semplice, lo stesso Alberto scrive che non si è voluto protrarre più di tanto, infatti vengono dati all'interno del manuale giusto quei pochi cenni di storia generale necessari a calare immediatamente il giocatore all'interno dell'arena con un minimo di conoscenze dell'impero. La storia comunque è questa:

"Il regno in cui le gesta di Ars Gladiatoria verranno narrate si chiama Arvahorr. Esso è anche il più grande impero mai conosciuto che è riuscito con guerre e massacri a unificare quasi tutti i regni confinanti, poche sono le terre libere dalle leggi imperiali. Gli abitanti di Arvahorr sono guerrieri addestrati e che amanao vedere gli scontri delle popolazioni che hanno reso schiavi. Il sangue e la violenza sono un'attrazione a cui la gente dell'Impero, tra cui perfino la nobiltà non riesce a far a meno."

Si intuisce fin dall'inizio quindi la trasposizione del nostro storico Impero Romano, qui riletto in chiave puramente fantasy. Questa decisione è stata presa direttamente dall'autore in quanto non tutti potrebbero avere le conoscenze storiche necessarie per giocare e quindi lasciarsi coinvolgere direttamente negli scontri perché magari si potrebbero perdere dietro a nomi o a date che a livello di meccaniche e divertimento del gruppo non sono richieste (insomma non è richiesta nessuna conoscenza pregressa in campo storico come per il gioco di ruolo di Lex Arcana).

2. Regolamento

Creazione della Scheda

Le meccaniche di Ars Gladiatoria lo rendono un gioco di narrazione di stampo competitivo. Vediamo quindi com'è composta la scheda del personaggio:

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Come potete vedere i valori delle caratteristiche che servono negli scontri che si tengono nell'arena sono prinicipalmente quattro:

- Attacco: un buon punteggio ti permette di colpire meglio e duro i tuoi nemici durante i combattimenti. L’Attacco è fondamentale per ottenere i punti gloria, che sono il misuratore della tua possibile vittoria.

- Difesa: si contrappone all’Attacco durante i combattimenti. Più alto sarà questo valore, più a lungo potrai resistere agli assalti nemici, e quindi avere più possibilità di attaccare a tua volta.

- Velocità: in battaglia, determina chi sarà il primo ad agire, e spesso chi assesta il primo colpo ottiene un vantaggio considerevole in termini di gloria e danno. Tieni presente inoltre che, in caso di pareggio tra Attacco e Difesa, sarà la Velocità a determinare chi vince il confronto.

- Determinazione: ti fornisce rilanci da spendere durante il combattimento, per rappresentare l’impegno che il tuo gladiatore infonde nella lotta. Inoltre, la Determinazione è chiamata in causa durante la fase di allenamento, per determinare le probabilità del tuo personaggio di incrementare le sue abilità.

Ci sono due modi per poter iniziare a giocare:
- il primo è usare le schede già precompilate, basta solo aggiungerci una storia e una motivazione ovvero ciò che lo spinge a lottare nell'arena. In questo modo si può iniziare a giocare e a provare immediatamente sia la parte tecnica e quella narrativa immediatamente

- procedere per gradi e creare da soli il proprio personaggio, narrando i suoi pregi e tratteggiandolo fin dall'inizio.

Se si sceglie la seconda modalità, questa procedura diventa parte del gioco stesso! Si perché in Ars Gladiatoria non essendoci la figura di un Master centrale sarà il gruppo a gestire in più Scenari l'intera sessione di gioco che inizia appunto dettagliando il proprio gladiatore. In questa modalità i valori base sono: Attacco = 6; Difesa = 4; Velocità = 5; Determinazione = 5. Quindi tutte i pg sono uguali all'inizio? No perché come dicevo prima vi sono varie fasi che come gruppo affronterete. Per una migliore sessione è consigliato che ogni giocatore non narri per più di 5 minuti, in questo modo tutti avranno il tempo per delineare e raccontare agli altri chi è il proprio personaggio. Analizziamo sinteticamente i vari passaggi:

Fase 1 - L'Ingresso nell'arena: I punti fondamentali che vanno presi in esame sono un breve descrizione del carattere e l’aspetto del vostro personaggio, definire il motivo per cui combatterà per uscire dall’arena (chiamato anche speranza) infine raccontare in che circostanze siete stato catturati o per quale motivo siete entrati nell'arena. Alla fine della vostra narrazione avrete da mettere in questa fase un singolo punto a vostra scelta tra Attacco, Difesa, Velocità, Determinazione.

Fase 2 - Le selezioni: Raccontate come è sopravvissuto ai primi scontri e come avete affinato le vostre tecniche di combattimento. Importante a questo passaggio è che non tralasciate di descrivere il modo di combattere del vostro personaggio, di narrare l’approccio del tuo personaggio con l’arena, ma soprattutto dovete decidere qual'è il nome di battaglia che il vostro gladiatore si è meritato sul campo. Anche qui alla fine della fase, si deve assegnare 1
punto a scelta tra: Attacco, Difesa, Velocità o Determinazione, inoltre si possono selezionare uno stile di combattimento che si ritiene più somigliante a quello che avete descritto! Questo non è solo una nota di colore, ma vi permetterà un ulteriore dado bonus e un’abilità speciale esclusiva.

Fase 3 - Interludio, Patrono e Mentore: Arrivati a questo punto i vari giocatori dovranno gestire e incrociare un Patrono e un Mentore ciascuno in modo tale da poter giocare e intervenire nel racconto di un'altro giocatore quando non è più il suo turno. Questo metodo permette di creare dei legami tra i vari personaggi, andando in questo modo ad arricchire la propria caratterizzazione. Sono importanti? Si perché a livello di meccaniche di gioco in questo modo aumentano le chance per ogni singolo giocatore di ricevere da un'altro partecipante un "Obolo" (lo vedremo più avanti).

Fase 4 - Conoscere il Mentore: Ora dovrete descrivere il Mentore, caratterialmente eanche fisicamente, non dimenticatevi di delineare il rapporto con il gladiatore che è molto importante. Ancora una volta Alberto raccomanda che la narrazione in questi punti sia "veloce e incisiva"! Alla fine della fase, si può assegnare 1 punto a scelta tra:
Attacco, Difesa, Velocità o Determinazione. Non si può però, scegliere una caratteristica che abbia già ricevuto due punti. Infine, si deve selezionare un’arte gladiatoria (scelta da una lista presente all'interno del manuale), per rappresentare il primo insegnamento del vostro Mentore. Le arti gladiatore sono potenti abilità che ti garantiranno al vostro personaggio il successo nell’arena. A differenza delle caratteristiche, sono bonus permanenti che rivestono un ruolo fondamentale nell’economia degli scontri.

Fase 5 - Conoscere il Patrono: In questa fase è importante che i giocatori creino narrativamente una breve descrizione del loro Patrono, sia caratterialmente che fisicamente. Ovviamente bisogna anche specificare il tipo di rapporto che intercorre tra i due, in modo tale da poterlo usare al meglio durante il gioco. Anche alla fine di questa fase, bisogna assegnare 1 punto a scelta tra: Attacco, Difesa, Velocità o Determinazione. Tenendo però conto che non si può metterlo in una caratteristica che abbia già ricevuto due punti.

Ora viene la parte più semplice, infatti sul retro della scheda vanno distribuiti 4 punti tra Speranza, Mentore e Patrono senza che nessuno superi il valore di 3. Questi punteggi a cosa servono? Determinano dei bonus di relazione che possono essere impiegati in questo modo:
- Speranza: i punti assegnati sono l’equivalente di dadi bonus che possono essere impiegati usandoli in combattimento chiamando in causa i motivi che spingono il vostro gladiatore a cercare la libertà;
- Mentore: i punti assegnati sono dadi bonus che possono essere sommare a tutti i lanci di allenamento del vostro gladiatore;
· Patrono: i punti messi in questo voce, sono dadi bonus che si potranno sommare a tutti i lanci per ottenere favori e per recuperare le ferite subite dal vostro gladiatore.

Infine due parole le spendo per segnalarvi la Disperazione e gli Oboli. La Disperazione, che inizialmente sarà pari a 1, rappresenta quanto il vostro pg sarà sotto pressione all'interno dell'arena e più il punteggio salirà e più difficile sarà per il tuo personaggio ottenere un finale positivo. D'altro canto gli Oboli sono un riconoscimento che viene dato a un'altro giocatore per segnalare quanto è stata bella la sua narrazione. A questo punto prendete i d6 e numeratevi. Ricordandovi le varie fasi assegnate a ogni dado il valore del giocatore che ha descritto e narrato meglio la sua storia. Ogni "voto" di preferenza quindi preso in questo modo lo andrete a segnare nella casella Obolo.

I Combattimenti

Vi sono due metodi anche per affrontare i combattimenti. Il primo è narrativo, dove oltre a descrivere gli scontri i vari partecipanti possono intervenire durante il combattimento con i commenti dei rispettivi Mentori o Padroni. Il secondo invece è più relativo alla tattica ed è consigliato a quei giocatori che amano più la strategia e il lato prettamente tecnico degli scontri. Evisceriamo il combattimento è vediamo immediatamente che anche questo è settato in fasi:

Piazzamento: Ogni giocatore esegue una prova con 1 dado, più il valore del Patrono, più un eventuale bonus per una scena di vantaggio. In ordine da chi ha ottenuto meno successi, si piazza la propria pedina sulla griglia.

Decidere il passo d'arme: Tutti i gladiatori effettuano una prova di Velocità, l’ordine di iniziativa va da chi ha ottenuto più successi a chi ne ha ottenuti meno. All’inizio di ogni turno, si deve determinare nuovamente il passo d’arme.

Attivazioni: Ogni gladiatore ha a disposizione due azioni normali, una speciale che può usare una sola volta a turno e altre extra che possono essere usate nel limite massimo di due a turno.

Molto semplicemente l'ammontare dei dadi da tirare per l'Attacco è pari a tanti d6 quanto è il valore appunto di Attacco segnato sulla vostra scheda e così anche per la determinare l'ammontare dei dadi da lanciare per la difesa. Sono successi tutti i risultati pari o superiori a 4. Si possono rilanciare fino a due dadi pagandoli in Determinazione/Ira oppure togliervi un Obolo che avete ricevuto precedentemente assegnando a un dado che ha ottenuto un fallimento in un successo automatico. A questo punto è fondamentale la scelta di cosa si vuole ottenere con il proprio attacco. Si perché si ritirano tanti dadi quanti sono stati i successi ottenuti precedentemente (Se per attaccare avete ottenuto 3 successi 5 - 4 - 6, potete lanciarli decidendo se mirate unicamente a creare dello spettacolo (cercando più che altro di guadagnare gloria) o all'uccisione del nemico. Se si decide di dare spettacolo, si guadagna 1 punto gloria per ogni risultato di 3+, mentre gli 1-2 infliggono ferite. Se si sceglie invece di uccidere l'avversario, ogni 3+ infligge ferite e ogni 1-2 genera un punto gloria. Se non siete soddisfatti del risultato, si può utilizzare un Obolo per rilanciare tutti i dadi. In in caso di pareggio si verifica l'effetto dello "Scontro di lame". In questo caso bisogna che tutti e due i partecipanti prendano un pugno di dadi pari al valore di Velocità. Si stabilisce un grado di successo, e chi vince, prosegue. In caso di un ulteriore pareggio, l'azione si ferma qui, l’attacco non ha sortito alcun effetto. I combattimenti quindi sembrano macchinosi, ma una volta appreso il regolamento saranno estremamente facile. Il manuale poi illustra e spiega le svariate tecniche, a cosa bisogna stare attenti e da anche ottimi consigli soprattutto ai giocatori alle prime armi.

3. Conclusioni

Il gioco non è complicato, anzi se uno ci prende la mano risulta anche intrigante, poi volendo tutta la parte fantasy può essere tolta per essere rimpiazzata con la storia Romana. L'uso della narrazione è fluido e anche l'uso della griglia, per quanto io la detesti, qui è necessaria proprio per limitare il campo d'azione dei gladiatori e spingerli in una tatticità che qui è necessaria essendo il gioco proprio incentrato sulla competitività e sugli scontri. Interessante l'uso della Determinazione o dell'Ira che ti permette di manipolare e magari andando a mitigare l'effetto fortuna del mero lancio di dadi, così come l'uso della Speranza col quale si può ottenere lo stesso effetto, ma solo in difesa! Il gioco procede molto bene ed è differenziato in più scenari che vanno giocati in sequenza e che prevedono in poche sessione l'arrivo a compimento dell'avventura. Il futuro del vostro gladiatore è unicamente a questo punto nelle vostre mani, se la Disperazione accumulata finora è troppa il vostro finale sarà una ineluttabile morte, ma potrete sempre giocarla al meglio lasciando un seme di speranza. L'unica pecca a livello di gestione e di meccaniche le ho avute un po' nel cercare di capire quale fosse il margine di successo quando si lanciano i dadi per determinare il grado di successo di un attacco o di una difesa: sono andato a leggere gli esempi di combattimenti e lì ho trovato che la difficoltà era impostata sul 4+.

Per il resto Ars Gladiatoria può essere all'occorrenza giocato anche come gioco da tavolo, diventando a tutti gli effetti! Quindi se riuscite provatelo potrebbe piacervi!
 
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